Grido d'allarme della Fiom-Cgil relativamente alla grave crisi che da un mese a questa parte sta travolgendo il settore metalmeccanico in Abruzzo. Sono complessivamente 6.000 i lavoratori coinvolti in tutta la regione, molti dei quali nell'area del Vastese. Su 210 imprese del settore sindacalizzate, sottolineano i rappresentanti della sigla sindacale, il 40 per cento è in crisi. La situazione, definita ''drammatica'', è stata descritta da Nicola Di Matteo, segretario regionale del sindacato che denuncia: ''Tutte le grandi multinazionali sono in difficoltà''. Molte aziende hanno già fatto ricorso alla cassa integrazione e per fine anno molte punteranno sulla possibilità di far usufruire i lavoratori di permessi retribuiti e ferie, mille precari non sono stati riconfermati e le prospettive per il 2009 sono decisamente buie. Di Matteo ha concluso dicendo: ''Peggio di così non poteva andare in Abruzzo, anche se la nostra è una delle regioni con meno problemi, in Italia''.