Prima Di Pietro ieri sera: ''Siamo il partito del fare, senza se, senza ma e senza ma anche'', poi Travaglio, questa mattina, con diversi riferimenti all'opposizione del Partito Democratico al Governo Berlusconi, opposizione che... non c'è. Italia dei Valori e Pd appaiono sempre più distanti e non è servita la 'tentata mediazione' di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio ed ospite a sorpresa della seconda giornata della Festa nazionale del partito a Palazzo d'Avalos, a ricucire strappi che appaiono sempre più evidenti. Un'aria che si respira chiaramente tra la massa di iscritti, militanti e simpatizzanti del partito. C'è, evidente, un diverso modo di intendere il contrasto alla maggioranza targata Berlusconi e l'IdV sceglie quella dell'affondo e della polemica dura nei confronti del Popolo della Libertà e della sua espressione governativa e parlamentare. E Veltroni, domani, potrebbe essere proprio a Vasto. Se ne parla da un po', staremo a vedere se la cosa si concretizzerà. Dopo i pensieri iniziali di Di Pietro, insomma, è il giornalista Marco Travaglio a 'cavalcare l'onda'. Un monologo, di un'ora e mezza buona il suo, in quello che era stato presentato sul programma come l'incontro con i giovani dell'IdV. Un autentico 'fuoco di fila' di questioni sollevate e rilanciate contro gli 'slogan' e gli 'spot' di Berlusconi e contro il 'silenzio' su quella che a suo dire sarebbe la realtà di un governo proteso alla difesa degli interessi del premier. Sicurezza, giustizia e legalità, ma anche informazione 'distorta' nella sua raffica di denunce e riferimenti, pure ironici, tra gli applausi ed i sorrisi aperti del pubblico. Molti degli spunti erano tratti dal libro ''Bavaglio'', scritto assieme a Peter Gomez e Marco Lillo. Foto di Ercole D'Ercole