E' la terra d'Abruzzo che ospita, per la terza volta consecutiva la Festa nazionale dell'Italia dei Valori. E' il maestoso Palazzo d'Avalos a trasformarsi, di nuovo, in ''casa Di Pietro'' ed è proprio in questa suggestiva 'location' che Antonio Di Pietro - oggi pomeriggio nel primo dei tre giorni di appuntamenti del suo partito - ha deciso di 'incoronare' il parlamentare Carlo Costantini a candidato-presidente alla Regione Abruzzo. Inevitabilmente, molte delle attenzioni maggiori erano proprio rivolte a questo passaggio: a novembre si tornerà alle urne, la Regione Abruzzo a guida centrosinistra è stata recentemente investita da una 'bufera' politico-giudiziaria pesantissima e l'IdV da subito si è posta in una posizione di alternativa. Non a caso il tema della festa è ''L'Alternativa possibile'' ed è a questa che Di Pietro si riferisce quando ''benedice'' la candidatura Costantini e invita il parlamentare a salire con lui sul palco per il tratto conclusivo della sua lunga ed articolata relazione. ''La scelta l'abbiamo fatta - scandisce Di Pietro - ci assumiamo la responsabilità diretta per la guida della Regione. Per la rinascita ed il riscatto di un popolo oggi ferito''. 'Fuochi d'artificio' conclusivi di una giornata apertasi nel segno della pioggia e conclusasi con l'abbraccio finale di una platea folta e numerosa presente al cospetto del suo 'condottiero'. Di Pietro e Costantini, dunque, due protagonisti in questa prima giornata. E non poteva che esserci la Regione Abruzzo al centro dei pensieri dell'ex ministro. Sulla questione alleanze, in merito al futuro passaggio elettorale, chiaro il pensiero: ''Ci sentiamo maturi per governare anche da soli, meglio se bene accompagnati, ma certamente non male accompagnati''. La porta è aperta al Partito Democratico, ma a condizioni precise. ''Il candidato è il nostro e voglio vedere tutte le liste che gli altri partiti intenderanno presentare. Siamo per la politica pulita ed anche i certificati penali di chi vuole governare dovranno esserli''. E giù parole sulla riduzione dei costi della politica (meno spese per il Consiglio regionale, la stessa Giunta e gli emolumenti degli amministratori), lo stop agli enti inutili (''Non vogliamo passare il tempo a moltiplicare pani e pesci''), la necessità di una razionalizzazione delle spese per la migliore gestione di delicati settori quali sanità e trasporti ed un piano moderno per le infrastrutture sul territorio. Lanciata anche l'idea di un'unica Asl regionale per la gestione sanitaria. Sulla trasparenza non transige. ''Il candidato Costatini, se eletto, sarà sempre seguito da una telecamere, non solo in Consiglio ma anche nella Giunta. Non vogliamo stare nelle segrete stanze''. Prima di parlare di Regione Abruzzo tanti i temi toccati in oltre un'ora e mezza di discorso: il lavoro, la sicurezza, la giustizia, la scuola, l'informazione. Un 'messaggino' anche al Pd ed a Walter Veltroni in particolare Di Pietro lo invia subito: ''Siamo per la politica del fare, senza se, senza ma e senza ma anche!''. Annunciata, poi, la 'battaglia referendaria' ormai alle porte: quella relativa alla raccolta delle firme contro il Lodo Alfano, ''una vergogna per il nostro Paese'', ha ribadito, dando appuntamento a tutti per l'11 ottobre in piazza Navona a Roma ed invitando i militanti a mobilitarsi per allestire punti di raccolta. Ad aprire ufficialmente la kermesse, nella Pinacoteca del Palazzo d'Avalos, in mezzo ai meravigliosi quadri dei fratelli Palizzi per via di una pioggia ospite inattesa, erano stati l'onorevole Leoluca Orlando, il coordinatore regionale dell'IdV, il senatore Alfonso Mascitelli ed il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. Svoltosi anche il primo dei convegni d'attualità in calendario, sul tema 'L'economia: la priorità del paese'. Domani mattina si riprende già dalle 9. Donne e giovani in particolare, le questioni da trattare. Con Di Pietro e lo stato maggiore dell'Idv e magari aspettando, perché no, qualche arrivo a sorpresa. Foto Pierfrancesco Nardizzi