«Strumento d’amore nelle mani del Signore»

Due giorni di festa a Casalbordino per i venticinque anni di sacerdozio di don Nicola Radomile

Alessio Di Florio
09/07/2024
Attualità
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Casalbordino è terra di artisti, campioni sportivi, di cultura e di uomini e donne di fede. Sono tanti i sacerdoti casalesi che svolgono il loro servizio in varie parti d’Italia e del mondo. Persone che si ritrovano anche molto lontano, come il compianto don Mario in Africa e padre Ettore in Brasile, ma che hanno sempre mantenuto un saldo legame con Casalbordino. Tornano sempre volentieri, vivono la vita del paese e sono amati e benvoluti, accolti con grande affetto, ogni volta che tornano. Tra loro c’è anche don Nicola Radomile, sacerdote dell’Ordine dei Servi del Cuore Immacolato di Maria.

Don Nicola quest’anno ha raggiunto i venticinque anni di sacerdozio che ha festeggiato a Casalbordino. Attualmente si trova a svolgere il suo servizio sacerdotale a Trieste ma è voluto tornare nel paese natale per celebrare le nozze d’argento con la Chiesa. Due giorni di preghiera e festa, di intensi momenti religiosi e di lieta convivialità, sabato mattina con una Santa Messa di ringraziamento nella Basilica Madonna dei Miracoli e domenica mattina nella Chiesa Parrocchiale Santissimo Salvatore

Ripubblichiamo la testimonianza di don Nicola Radomile, raccolta da Lucia Valori, e pubblicata nel settembre 2007 sul giornalino parrocchiale Immi per ripercorrere il suo cammino di fede e la nascita della sua vocazione. 

Semper sacerdos

Incontriamo con particolare piacere don Nicola Radomile, giovane sacerdote dell’Ordine dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, nato e cresciuto a Casalbordino, ma da anni impegnato nella sua missione in varie parti d’Italia. È molto toccante ripercorrere le tappe del suo cammino vocazionale, da bambino timido e riservato a giovane capace di rispondere con decisione alla chiamata del Signore. Al caro don Nicola auguriamo di continuare a servire il Signore con entusiasmo e con gioia e di poter mostrare a tutti il suo sentirsi “semper sacerdos”. (Lucia Valori)

Ringrazio innanzitutto don Silvio per avermi dato questa opportunità di poter raccontare la storia della mia vocazione, così da poterla fare conoscere a tutti; se non altro per il fatto che, essendo partito molto giovane da Casalbordino e tornando molto di rado, molti qui mi chiedono informazioni sulla mia vita religiosa. La storia della mia vocazione inizia con gli anni della fanciullezza, quando a 6 anni decisi di iniziare a fare il chierichetto in parrocchia, tant’è che seguitai a farlo fino ai 13 anni. Già da allora ero attratto e affascinato dalla figura di Gesù e da tutto quanto riguardava Lui, specialmente nelle funzioni liturgiche e nelle processioni. Verso i 13 anni un pensiero vago mi fece considerare il fatto che la vita di seminario poteva fare al caso mio, ma il mio carattere timido e indeciso non mi hanno aiutato a fare una scelta così forte. Comunque pensavo che se Dio mi avesse voluto me lo avrebbe fatto capire a suo tempo. Decisi di proseguire gli studi di scuola superiore e, aiutato da letture sulla vita dei Santi e dall’ascolto di musica sacra, sentivo dentro che Dio voleva qualcosa da me. Ma a volte pensavo che fosse solo una mia illusione: a chi confidarlo e parlarne? Feci anche un anno di militare ed alcune esperienze lavorative e, nonostante avessi tanta buona e sana compagnia nelle diverse esperienze che la vita mi faceva fare e mi proponeva, sentivo di dover dare alla fede delle risposte più concrete. L’esigenza di avere accanto una ragazza con cui realizzare il mio futuro sembrò al momento appagare tutti i miei sentimenti, ma, come si suol dire, “l’uomo propone e Dio dispone”, tanto che nel frattempo conobbi dei padri dell’Istituto di cui ora faccio parte, che temporaneamente risiedevano nel Monastero dei Miracoli, i quali mi aiutarono a discernere la mia vocazione.

Il loro stile di vita e la loro giovialità mi attirava e, su loro invito, decisi di partecipare ad un campeggio vocazionale che si tenne presso la Casa Madre di S. Vittorino alle porte di Roma, dove tuttora c’è un grande Santuario dedicato alla Madonna di Fatima. Nel mese di luglio del 1992 partecipai al campeggio e lì scoprii la mia vocazione religiosa, grazie anche a quanto fece per me il padre fondatore. Di ritorno dal campeggio non mancarono difficoltà e prove, poiché questa mia decisione di entrare in seminario a molti sembrò davvero qualcosa di esagerato. Prendevo forza dalla recita del Rosario, invocando la protezione e la luce della Madonna in un momento così delicato, ed ogni problema pian piano svaniva. L’8 settembre 1992 finalmente raggiunsi il Seminario di S. Vittorino e ufficialmente entravo a far parte dei postulanti dell’Istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria. Dopo aver studiato per due anni filosofia feci la prima professione religiosa, poi continuai gli studi teologici. Il 30 giugno 1999 nel Santuario della Madonna dei Miracoli venni ordinato sacerdote da Mons. Menichelli, e quello fu il giorno più bello della mia vita: sacerdote in eterno! Dopo gli anni della formazione, appartenendo ad un Istituto religioso e missionario, dove cioè la Regola ci chiede di vivere in comunità con altri confratelli e di essere pronti all’obbedienza dei superiori ad andare nei posti dove la Provvidenza ci chiama, iniziai subito a fare le prime esperienze in diverse nostre comunità, per poi arrivare a quella di S. Maria a Monte, in provincia di Pisa, dove sono attualmente. Lì svolgo il mio ministero di Ministro Locale e di Parroco in una frazione di circa 1.000 abitanti chiamata Cerretti. Il mio apostolato non è prettamente rivolto alla Parrocchia, ma assieme ai miei confratelli cerchiamo di far conoscere la nostra spiritualità secondo quei punti che la Regola ci chiede di osservare. Infatti, essendo un Istituto mariano, le finalità generali del nostro apostolato consistono innanzitutto nel diffondere la devozione alla Madonna e al Rosario, secondo quelli che sono i contenuti del messaggio che la Madonna di Fatima ha dato a tutta la cristianità, servendosi dei tre pastorelli. Inoltre promuoviamo, attraverso predicazioni, missioni al popolo e Peregrinatio Mariae, un ritorno ad una vita sacramentale con la frequenza ai Sacramenti della Eucaristia e della Confessione. Ci occupiamo anche molto di pastorale giovanile, della promozione della gioventù negli oratori e della diffusione e difesa delle verità di fede, combattendo gli errori del tempo soprattutto attraverso la buona stampa. Infine organizziamo catechesi, ritiri spirituali per vari gruppi, ma soprattutto per laici che chiedono di conoscere meglio la nostra spiritualità e di condividerla dopo un cammino formativo che ufficializza il loro ingresso nella Famiglia del Cuore Immacolato di Maria attraverso la consacrazione al Cuore immacolato di Maria. Mi affido alle preghiere di voi tutti, perché il Signore mi faccia un vero Servo del Cuore Immacolato di maria e mi doni la santa perseveranza. Padre Nicola Radomile 

 Foto di Raffaella Valori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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