La Biblioteca Raffaele Mattioli delle Scuderie di Palazzo Aragona a Vasto ha ospitato nel tardo pomeriggio di lunedì 3 giugno Raffaele Capperi, autore di “Brutto e Cattivo – La storia del ragazzo che ha visto la vera faccia del mondo” , libro edito da De Agostini nel 2021, giunto a Vasto per due incontri speciali: uno con gli studenti dell'ITSET “F. Palizzi” e un altro in occasione del secondo Caffè letterario Emily.
Nato a contorno del Premio Letterario Emily “I mille volti della violenza”, tale evento è stata l'ennesima prova e testimonianza di quanto il libro, e con esso la scrittura, siano potenti mezzi non solo di comunicazione, ma anche e soprattutto di speranza e di liberazione, quella liberazione che prende vita dal bisogno e dalla possibilità di narrare e scrivere il proprio dolore.
Dopo i saluti e i ringraziamenti di Teresa Maria Di Santo, presidente dell'Associazione Emily Abruzzo e del Comitato Direttivo dell’omonimo Premio, ha avuto inizio il dialogo di Capperi con Virginio Di Pierro, direttore artistico del premio e Luciano Del Plavignano, componente della Giuria Tecnica.
Alla presenza di adulti, giovani, altri componenti del Direttivo e della Giuria, di socie dell'associazione Emily e tanti altri cittadini, dunque, uno dopo l'altro si sono susseguiti pensieri, parole, racconti, riflessioni che hanno trovato il loro centro ideale nell'affermazione del giovane autore affetto dalla Sindrome rara di Treacher Collins, "Io non sono la malattia”.
Una affermazione forte e densa di tutto quel coraggio che Capperi, dopo essere stato deriso e maltrattato, ha tirato fuori anno dopo anno, momento dopo momento, offesa dopo offesa nella consapevolezza dell'importanza dell'andare oltre, del non fermarsi all'apparenza e di andare all'attacco della violenza con l'arma della gentilezza, anche di fronte alla situazione più dura.
"Una persona di grande valore e spessore che ha saputo fare della sua diversità una grande risorsa" così ha definito Teresa Di Santo il giovane scrittore che a tutti i presenti ha trasmesso una importante lezione di vita incentrata sul rispetto, sul coraggio e sul perdono.
Foto di Antonino Vicoli