Si terrà venerdì 7 giugno l’assemblea dei soci del Civeta. All’ordine del giorno la trasformazione regressiva della società CIVETA Srl in Azienda Speciale Consortile per tornare ad avere, in pieno, i requisiti soggettivi previsti dall’Avviso MITE 396/2021 per l’ottenimento del finanziamento PNRR – Avviso M2C.1.1 – 1.1 – Linea d’intervento C in modo da far decadere le contestazioni formulate dal MASE nel preavviso di revoca del finanziamento ai sensi dell’art. 10 bis della L. n. 241/1990.
A tal riguardo i sindaci dei comuni di San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina, chiederanno di rinviare il punto all’ordine del giorno, in quanto sono decisioni che non possono essere assunte dai singoli sindaci, ma che devono necessariamente coinvolgere i consigli comunali, così come avvenne per la trasformazione del consorzio in società.
Alla vigilia del voto che coinvolgerà alcuni dei comuni soci del Civeta (compresi quelli della Comunità Montana), diventa necessario tale rinvio, affinché decisioni così importanti, vengano assunte, nella piena consapevolezza, dalle prossime assemblee civiche, per questo per legge i sindaci in scadenza di mandato, non possono assumere decisioni di straordinaria amministrazione.
“Abbiamo il massimo rispetto per le regole democratiche, prendere decisioni che ricadranno sulle future amministrazioni comunali, è irrispettoso ed imprudente” affermano i sindaci.
“I fondi PNRR per la realizzazione del Biodigestore inoltre- aggiunge il sindaco Emanuela De Nicolis – coprono solo parzialmente l’investimento, che dovrebbe essere cofinanziato dal Civeta per un importo di 7 milioni di euro, richiedendo necessariamente una fideiussione da parte dei comuni, con inevitabili ricadute sui bilanci e sulla capacità di indebitamento dei comuni soci, questione che dovrà necessariamente, anch’essa essere posta all’attenzione dei consigli comunali”.
“Il mancato rinvio di un punto importante all’ordine del giorno – affermano i sindaci – così come la decisione frettolosa presa sulla nomina di un direttore generale, nonostante il nostro parere contrario, potrà porre solo ulteriori dubbi e divisioni all’interno dell’assemblea dei soci” concludono i sindaci.