The Creative Gesture: International and Interdisciplinary Symposium University of Molise, è questo il titolo del convegno che si è svolto a Campobasso, dal 28 al 30 maggio scorsi, promosso da UniMol, in collaborazione con il Centro interuniversitario di ricerca “Pragmatismo, Costruzione dei Saperi e Formazione” dell’Università Roma Tre.
É stato questo l’evento conclusivo del progetto “MyExperience Molise”, realizzato dall’Ateneo molisano, in collaborazione con la Regione Molise e la società ETT S.p.A. (Experience Design & Digital Transformation). L'obiettivo del convegno, ampiamente riuscito, è stato quello di proporre una riflessione sul tema della creatività in un’ottica interdisciplinare, attraverso un confronto accademico tra docenti, giovani ricercatori e professionisti.
“Il punto di partenza di questo convegno” ci ha dichiarato il prof. Pierpaolo Bellini, “è stato quelli degli scavi archeologici portati avanti dal nostro ateneo, dai colleghi di Archeologia, che hanno iniziato gli stessi, grazie al contributo della Regione Molise (I quattro siti interessati sono quelli Agnone, Pesche, Sant’Elia a Pianisi e San Giuliano del Sannio ndr). Quello che invece è stato chiesto a noi, come dipartimento di Scienze della Comunicazione, è stato di rendere comprensibile il risultato degli scavi. In pratica abbiamo tradotto, in qualche modo, dei dati scientifici affinché diventassero adeguati per una divulgazione più larga”.
All’interno del programma del Convegno, la sera del 29 maggio alle ore 20:30, nella cornice suggestiva del teatro romano del Parco Archeologico di Sepino, era prevista la messa in scena dello spettacolo teatrale “Acqua”, firmato da Compagnia Bella con la regia di Nicola Abbatangelo. “Acqua”, atto unico scritto dal docente Unimol Giovanni Maddalena, Giampiero Pizzol e Nicola Abbatangelo, che, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, è stato dirottato all'interno dell'Aula Magna, è un’opera originale che, sperimentando la fusione di diversi generi teatrali, ha messo in scena le dinamiche della menzogna che diventa ideologia.
Il riscontro avuto dal Convegno è stato su diversi livelli, innanzitutto da un punto di vista scientifico perché sono arrivati docenti da tutta Italia e poi anche per quanto riguarda i numerosi studenti che hanno partecipato, ma anche di professori delle scuole superiori del territorio che hanno avuto la possibilità di percorrere un’esperienza formativa. Stessa cosa dicasi per i loro studenti che hanno potuto confrontarsi sulla metodologia di ricerca ma anche con l’inglese e con l’esperienza della realtà virtuale, che è stata messa a disposizione dall’Università. Un’idea, quest’ultima, nata come progetto di comunicazione per la diffusione dei risultati.
Nel corso del Convegno sono stati fatti degli approfondimenti di carattere accademico, non esclusivamente sull’archeologia, ma dedicato a quella grande capacità chiamata “creatività” affrontata in tre giorni di studio con un confronto continuo con professionisti del mondo creativo, in tutti i settori, dall’architettura passando per la moda o la comunicazione stessa.