È stato inaugurato il cantiere per l’allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo, un progetto atteso da anni e su cui poggiano importanti prospettive per il futuro dello scalo. L’appalto, gestito dall’agenzia regionale per l’informatica e la committenza, prevede l’allungamento della lista di quasi quattrocento metri dagli attuali 2.419 a 2.805. La gara ha avuto un importo a base d’asta di 5.349.937 euro, più iva, finanziato con il Masterplan – Piano Sviluppo e Coesione 2014-2020.
«Una giornata storica cogliamo un obiettivo centrale per lo sviluppo di Abruzzo Airport , atteso da almeno 20 anni» ha sottolineato il vicepresidente della Saga Alessandro D’Alonzo il giorno dell’inaugurazione. Lo abbiamo intervistato per approfondire la portata dei lavori per l’allungamento e le prospettive future per l’Aeroporto d’Abruzzo.
Dott. Alessandro D’Alonzo, i lavori sono iniziati dopo una lunga attesa, come si è arrivati ad oggi?
«Si è arrivati ad oggi dopo la fine dell’infinito carteggio durato quasi 20 anni, grazie ai nostri uffici SAGA che hanno raccolto la documentazione necessaria tra tutti gli enti coinvolti nel progetto dell’allungamento pista. Si è arrivati grazie all’enorme lavoro svolto dal Presidente Marsilio che ha saputo fare sintesi tra tutti ed essere un credibile protagonista nonché interlocutore tra Ministero e Regione».
Il 2023 è stato un anno di altissimi numeri per l’aeroporto pescarese, il giorno dell’inaugurazione del cantiere si è affermato che si punta a superare il milione di passeggeri. Quali prospettive ci sono per quest’anno e i prossimi? Entro quando si potrebbe raggiungere e superare il milione di passeggeri?
«L’allungamento pista predispone l’infrastruttura ad intercettare vettori che operano sul mercato intercontinentale. Ad oggi prevediamo un aumento tra il 5 ed il 10% per il volume di passeggeri 2024 ma nell’ottica di poterci rivolgere come dicevo prima ad un mercato intercontinentale capite bene che il milione di passeggeri non solo è raggiungibile in poco tempo ma anche ampiamente superabile».
L’allungamento della pista rappresenta un potenziamento importante che proietta ancor di più anche a livello internazionale l’Aeroporto d’Abruzzo, come concretamente? Quali vantaggi si avranno e quali obiettivi ci si può porre?
«Il primo mercato che mi viene in mente è quello del turismo delle radici. In giro per il mondo, soprattutto nelle Americhe, ci sono italiani, abruzzesi di seconda e terza generazione che con la presenza di un vettore che li colleghi con la nostra terra non avrebbero esitazioni a tornare da noi, a visitare i territori che appartenevano ai loro parenti. In quest’ottica ci sono attualmente già società che lavorano per fare questo: il nostro compito è quello di predisporre l’infrastruttura ad accogliere questo turismo Incoming che porterebbe enormi vantaggi economici al nostro territorio».
Il giorno dell’inaugurazione del cantiere il Presidente Marsilio ha fatto riferimento all’accordo di programma con il governo Meloni che interesserà anche lavori nell’Aeroporto d’Abruzzo, quali? Cosa verrà finanziato e come rappresenterà nuove opportunità per lo scalo pescarese?
«Per potenziare ulteriormente la nostra infrastruttura abbiamo fatto inserire nell’accordo per lo Sviluppo e la Coesione firmato qualche giorno fa dal Presidente Marsilio con la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni le realizzazioni di un parcheggio multipiano e la copertura dell’infrastruttura e dei parcheggi esistenti con un impianto fotovoltaico che avranno il duplice vantaggio di fornire dei parcheggi coperti e farci risparmiare circa l’80% sul costo della bolletta che come potrete immaginare in un aeroporto raggiunge cifre rilevanti».