Significativi passi avanti per “Abruzzo regione del Benessere”, il progetto multidisciplinare portato avanti nell’ultimo anno e mezzo e destinato, in questa prima fase, alla creazione di un marchio di riconoscimento per attività di ricezione del settore turistico, alberghiero e della ristorazione.
A realizzarlo - dopo l’impulso a livello amministrativo del gruppo della Lega in Consiglio regionale con impegno particolare di Sabrina Bocchino, consigliere del territorio del Vastese - un gruppo di lavoro coordinato da Massimo Desiati, su incarico dell’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, diretta da Maurizio Dionisio, soggetto attuatore del progetto nel programma di mandato della Regione Abruzzo.
Le attività messe in campo sono state incentrate, in particolare, su aspetti specifici nell’ambito della formazione, della promozione territoriale, della storia e della cultura locale, ed ancora nutrizione ed educazione motoria. Tutte indirizzate a dare concretezza alla parola ‘benessere’, sulla base di un concetto che deve rappresentare il punto di arrivo di un percorso in senso lato che può e deve ulteriormente qualificare l’offerta del territorio, sottolinea lo stesso Desiati.
IL MARCHIO. Diversi i parametri fissati in un disciplinare che dovrà essere di riferimento: tra questi citiamo l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’attenzione alle manutenzioni, il risparmio energetico, menù che propongono piatti con i prodotti tipici abruzzesi, la debita formazione del personale, con buona conoscenza delle lingue straniere (inglese prima fra tutte), la buona accoglienza e la conoscenza delle risorse, paesaggistiche, storiche e culturali di un territorio vasto e ricco.
“Abruzzo regione del Benessere”, rimarca Desiati, parte dal presupposto che la qualità della vita, relativamente alta dalle nostre parti, rappresenta un fattore strategico per l’Abruzzo, da tutti i punti di vista, sanitario sociale, culturale, ed anche economico e turistico, da affermare dunque in Italia e all’estero con una specifico brand.
Il regolamento, recentemente approvato dalla Giunta regionale, è stato messo a punto dal gruppo di lavoro tecnico-scientifico dell’Arta, e definisce i requisiti minimi e obbligatori, in base a punteggi, ma anche ulteriori e facoltativi, per ottenere la certificazione da parte di quelle strutture abruzzesi che “nella loro gestione sono attente ad un’offerta di benessere e che contribuiscono ad orientare l’offerta turistico-ricettiva in chiave di turismo sostenibile”.
Potranno fare domanda ristoranti, hotel, motel, villaggi turistici e strutture all’aria aperta, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, bed & breakfast, residenze della salute, beauty farm, agriturismi e country house.
La certificazione avrà la durata di 2 anni, e poi andrà rinnovata, previa verifica della sussistenza dei requisiti.
GRUPPO DI LAVORO. Ne hanno fatto parte: Massimo Giusti, responsabile del progetto direttore tecnico di Arta; Sergio Croce, coordinatore tecnico, esperto di ambiente, funzionario Arta; Massimo Desiati, coordinatore del gruppo di lavoro ed esperto in materia turistica e promozione territoriale; Marco Patricelli, esperto in storia e cultura locale; Sergio Lo Re, esperto in educazione motoria; Emilio Schirato, esperto in attività di ricezione turistico-alberghiera, e Angela Scardone, esperta nutrizionista.