Un cristiano senza chiesa e un socialista senza partito. Una definizione attuale in tempi di società liquida e della scomparsa di tanti punti di riferimento. Era, invece, la definizione di Ignazio Silone. La sua profondità e capacità di analizzare, conoscere, raccontare, riflettere e far riflettere esprimono l’inquietudine dell’uomo che non si ferma alla superficie, non si accontenta della mediocrità. Virtù che rendono lo scrittore marsicano ancora oggi attuale e pongono interrogativi e riflessioni. «La sua profonda personalità e, soprattutto, la sua complessa vicenda ideale e politica hanno fatto discutere di lui in vita ed ancor oggi, ad oltre cento anni dalla nascita» ha sottolineato l’assessore all’istruzione del Comune di Vasto Anna Bosco al termine della presentazione del libro “L’alba di un solo mai tramontato. La religiosità di Ignazio Silone” di Rachele Lupi a Pescina.
La giovanissima scrittrice vastese ha affrontato la religiosità di Ignazio Silone dopo aver già pubblicato una raccolta di poesie tre anni fa. Era l’inizio di ottobre, lo stesso mese dell’attuale presentazione, quando Rachele Lupi fu protagonista di un evento culturale nei giardini di Palazzo D’Avalos. Una giornata «occasione per raccontare tutto quello che si trova intorno e dentro il libro di Rache Lupi: lei stessa, l’idea, la realizzazione e il viaggio fino alla pubblicazione – sottolineò al termine dell’evento l’assessore Anna Bosco - il nostro vivere in un contesto di complessità a tutti i livelli ci invita ad essere esempio di speranza per gli altri» e «da momenti come questi non possono che derivare impulsi creativi e stimolanti per tutti noi, per la scuola del nostro territorio, per la formazione dei ragazzi». «La conoscenza e la lettura delle poesie di questa ragazza splendida di Vasto possono solo arricchire ciascuno di noi» aggiunse la delegata all’istruzione della giunta comunale vastese. Tra le relatrici della presentazione di ieri presso il municipio di Pescina, nel cuore della terra di Silone, insieme a Mirko Zauri, Sindaco di Pescina, Antonio Odorisio, assessore alla Cultura, Francesca Di Simone, insegnante di lettere, nell’incontro moderato dalla giornalista Orietta Spera.
«Il messaggio di Silone è attualissimo in questa stagione così particolarmente confusa tra ideologie che si fronteggiano con una virulenza a volte non comprensibile anche perché il messaggio che lui fece pervenire era quello di coniugare due momenti fondamentali del vivere civile: la libertà sociale, culturale ed economica con la solidarietà» e «più che mai questo messaggio oggi è necessario nel perseguire la sfida dell’inclusione» ha sottolineato l’assessore Bosco ringraziando «l’Amministrazione Comunale di Pescina per aver avuto la sensibilità di accogliere nella terra natia di Silone la fatica letteraria di una giovanissima donna figlia del territorio» e «Rachele e la sua splendida famiglia per avermi coinvolta in questa bellissima esperienza ed aver ritrovato anche il mio docente di storia e filosofia del Liceo Classico di Vasto prof. Gianni Rodini».