Dopo l'incontro tra i vertici aziendali di Denso, i rappresentanti sindacali e il Ministero del Lavoro, è emersa la prospettiva di una possibile proroga della Cassa Integrazione di sei mesi per lo stabilimento di San Salvo.
Questa possibilità è di vitale importanza per garantire la sicurezza occupazionale dei lavoratori in un momento di difficoltà sul mercato e di mancata realizzazione dei piani industriali.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il tempo è un fattore critico in questa situazione. Se l'azienda ritarda l'attivazione della procedura per la proroga, sussiste il rischio di dover ricorrere alla Cassa Integrazione per Transizione Occupazionale (CIGTO), con tutte le incertezze e le preoccupazioni ad essa associate, soprattutto considerando che il Ministero ha confermato le legittime preoccupazioni della FIOM in merito a questo strumento.
Emerge l'imperativo affinché l'azienda agisca con celerità per garantire la proroga della Cassa Integrazione, al fine di assicurare la stabilità dei lavoratori.
Se l'azienda sta perdendo tempo vuol dire che ha un'altra strategia che noi come FIOM non condividiamo, in quanto il nostro obiettivo primario rimane quello di offrire prospettive ai lavoratori e garantire l'attuazione degli investimenti concordati per assicurare il loro futuro.
La tempestività nell'azione è dunque essenziale al fine di evitare il ricorso alla CIGTO e per garantire tutti i lavoratori.