Archiviazione: è stata questa la disposizione del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Macerata relativa al procedimento a carico di Vincenzo Cosco e Giacomo Di Gregorio, nella vicenda in questione allenatore e massaggiatore della Pro Vasto, dall'accusa di somministrazione di farmaco dopante al calciatore Marcello Sansonetti. I fatti si riferiscono alla stagione calcistica 2002/2003. Sansonetti, tesserato dalla società del presidente Camillo Litterio, disputò pochi incontri con la maglia biancorossa per poi essere messo fuori rosa. Non fu un addio ''indolore'', dal momento che lo stesso Sansonetti denunciò alle autorità sportive e penali la somministrazione di un farmaco dopante (il ''Sustanton'', sostanza doping a base di testosterone, ndr.), chiamando in causa proprio Cosco e Di Gregorio. Il Gip del Tribunale marchigiano, Claudio Bonifazi, dopo attenta ed accurata valutazione dei fatti, riscontri e testimonianze, ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Antonino Cerella, del Foro di Vasto che ha sempre sottolineato l'assoluta insussistenza delle accuse lanciate nei confronti dei suoi assistiti. Non ci fu somministrazione di sostanza dopante, insomma. Per Vincenzo Cosco, protagonista in positivo di alcune memorabili stagioni alla guida della Pro Vasto ed attuale allenatore della Val di Sangro, che sta disputando un campionato esaltante in serie D con la promozione in C2 praticamente in tasca, si chiude dunque una vicenda che non lo ha di certo condizionato nel suo lavoro (considerati i continui brillanti risultati) ma che sul piano personale ha avuto effetti non di poco conto. L'archiviazione del Gip di Macerata fa il paio con l'assoluzione delle accuse di doping già disposta dalla Commissione Disciplinare della Figc.