Il 7 ottobre si è tenuta a Roma in Piazza di Siena nella Villa Borghese la finale europea dello School Tournament del TTX EU Format.
La fase territoriale tenutasi a fine maggio alI’Istituto Comprensivo “Rossetti” di Vasto aveva visto trionfare lo studente Robert Di Vito che vinse anche la possibilità di rappresentare la scuola nella Finale Europea di Roma.
Finale tenutasi questo week end e che ha visto Robert di nuovo sbaragliare tutti gli avversari provenienti questa volta da ben 10 nazioni europee. Ben venti gli Istituti europei rappresentati appartenenti ai seguenti paesi: Italia, Polonia, Cipro, Spagna, Francia, Portogallo, Lettonia, Malta, Slovenia, Ungheria.
Lo studente e stato accompagnato a Roma dal suo docente di riferimento, Donato Panna, entrambi ospiti della Federazione Italiana Tennistavolo.
Da un comunicato della FITET – Federazione Italiana Tennistavolo:
Nel torneo scolastico si è imposto Robert Di Vito, abruzzese di Vasto, che ha battuto in semifinale per 3-0 l’ungherese Zoltan Varga e in finale per 2-1 il cipriota Michail Michailidis, che aveva superato nel turno precedente per 2-1 il polacco Oleg Stefanowic.
«Frequento la terza media dell’Istituto Linguistico “Gabriele Rossetti” – racconta Di Vito – e ho conosciuto il TTX a scuola, nel corso di alcune lezioni tenute da un insegnante. Abbiamo svolto il torneo conclusivo e me lo sono aggiudicato, guadagnandomi il diritto di venire qui a Roma. Ho un tavolo piccolo a casa e giocavo un po’ a tennistavolo prima di conoscere il TTX. Sono venuto qui a Roma sperando di vincere e sono felice di avercela fatta. Le partite sono state impegnative, perché i ragazzi sono bravi. In finale Michailidis mi ha messo in difficoltà, ma al terzo set l’ho spuntata».
A Robert vanno le felicitazioni del presidente del Comitato Regionale FITET, Stefano Comparelli che ha così commentato il successo dello studente vastese: “Robert si era già distinto per la sua abilità al torneo scolastico di maggio, pensavo potesse far bene ma questa vittoria che ci sorprende e ci gratifica ci fa anche comprendere la positività del lavoro progettuale sportivo che da tempo stiamo portando nelle scuole”.