Rischia di diventare una stazione-fantasma, quella di Vasto-San Salvo. Biglietteria chiusa nei fine settimana, a partire dal prossimo, proprio in concomitanza con l'arrivo del periodo più affollato della stagione balneare: cominciano a farsi sentire gli effetti dei tagli decisi dai vertici nazionali delle Ferrovie dello Stato. Un piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di 27 biglietterie in altrettante stazioni sparse sul territorio italiano, con la conseguenza che i viaggiatori potranno utilizzare solo le macchinette a distribuzione automatica e verrà a mancare il ruolo di informazione alla clientela svolto fino ad ora dai bigliettai. Per ora, il provvedimento riguarda solo i fine settimana. Proprio i giorni in cui si intensifica, specie d'estate, il traffico passeggeri a Vasto-San Salvo. Già dalle scorse settimane il personale era stato assegnato, a seconda dei turni di lavoro, a prestare servizio sia nello scalo più a Sud dell'Abruzzo che in quello molisano di Termoli. E, nel disegno generale di contenimento delle spese voluto dalle Ferrovie, la stessa stazione di Termoli, così come quella di Giulianova, dovrebbero perdere le biglietterie tradizionali, quando il provvedimento verrà attuato totalmente. Prospettive che allarmano i dipendenti. I ferrovieri di Vasto-San Salvo sottolieano che, di notte, non c'è più nemmeno il capostazione.