Il senatore vastese Sigismondi nominato nella Commissione Parlamentare Antimafia

Il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, ci sarà la prima seduta

Alessio Di Florio
19/05/2023
Attualità
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Il 23 maggio è l’anniversario della strage di Capaci in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie (anch’essa magistrato) Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Attesa in questi mesi, con polemiche per i ritardi nell’istituzione, quest’anno il 23 maggio sarà il giorno in cui si riunirà per la prima volta la Commissione Parlamentare Antimafia.

Cantalamessa, Castiello, Della Porta, Aurora Floridia, Iannone, Melchiorre, Minasi, Mirabelli, Musolino, Nave, Paita, Potenti, Rando, Rastrelli, Russo, Sallemi, Salvitti, Scarpinato, Sigismondi, Silvestro, Sisler, Spelgatti, Ternullo, Valente e Verini sono i senatori che ne faranno parte. Antoniozzi, Ascari, Barbagallo, Bicchielli, Cafiero De Raho, Carrà, Castiglione, Colosimo, Congedo, D’Attis, De Corato, Gallo, Gubitosa, La Salandra, Maiorano, Michelotti, Orlando, Piccolotti, Pittalis, Pretto, Provenzano, Serracchiani, Sudano, Tenerini e Zinzi i deputati nominati nella Commissione.

L’Abruzzo sarà quindi rappresentato anche in questa legislatura con il senatore vastese Etelwandro Sigismondi di Fratelli d’Italia. Sigismondi non è il primo parlamentare abruzzese nominato nella Commissione Parlamentare d’inchiesta, tra i precedenti Giuseppe Di Leggo, l’ex giudice di Palermo nel pool antimafia di Falcone e Borsellino che fu eletto senatore con Rifondazione Comunista, e Ottaviano Del Turco, che ne fu presidente nella legislatura 1996-2001. 

Per me è un grande onore essere stato nominato componente della commissione parlamentare Antimafia – ha dichiarato Sigismondi - l'organismo, che si costituirà significativamente nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci, ha poteri specifici di inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle associazioni criminali e offre un contributo importante circa la verifica dell'adeguatezza delle norme e degli apparati volti al contrasto dei fenomeni mafiosi”. 

 

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