FUTURO PRO VASTO: CRISCI E MOSCATO POTREBBERO RESTARE IN SELLA CON I 'FORESTIERI'

Michele Del Piano
16/06/2008
Sport
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Domenico Crisci, presidente della Pro Vasto, e l'amministratore delegato Lucio Moscato rompono gli indugi ed escono allo scoperto, stanchi di aspettare il nulla, e da parte dell'amministrazione comunale e dall'imprenditoria locale che hanno palesato indifferenza e menefreghismo per la Pro Vasto, con il rischio della sua scomparsa dal panorama calcistico. Crisci e Moscato si sono incontrati di nuovo per fare il punto della situazione, consapevoli del fatto che è necessario intervenire, prendere una decisione anche alla luce della lettera inviata al sindaco un mese fa e rimasta in qualche cassetto. ''Ci siamo incontrati, è vero - a parlare è Crisci - e ci siamo guardati in faccia, da buoni amici che hanno condiviso insieme tre stagioni sportive, con alti e bassi, ma sempre con la passione di fare calcio, al punto che, nonostante la decisione di farci da parte, decisione che doveva essere irremovibile, ci troviamo nella condizione di tornare sui nostri passi per il bene della Pro Vasto che sembra non avere futuro, così come stanno le cose. Da Vasto non è arrivata neppure una telefonata di speranza, mentre non mancano amici imprenditori di fuori che intendono iniziare un'avventura in seno al nostro sodalizio. E' vero, però, come ho avuto modo di leggere nelle scorse settimane, che hanno dettato una condizione, su tutte, quella che devo restare e continuare ad essere il presidente. Certo, ora mi trovo tra l'incudine e il martello, quindi ho chiesto a Moscato e agli altri dirigenti che sono rimasti vicini al sottoscritto cosa ne pensano e che intendono fare per la Pro Vasto. Va da sé che non ho molto da scegliere se penso alle condizioni dettate da quegli imprenditori non di Vasto che sono felici di far parte della società biancorossa. In settimana decideremo, anche se c'è poco da decidere se parliamo in termini di salvezza e futuro della nostra realtà calcistica. I debiti? Vantiamo pure dei crediti che non sono ancora rientrati. Riguardo ai debiti, purtroppo li abbiamo ereditati e vanno pagati, dilazionati nel tempo evidentemente. Si tratta di recarsi negli uffici preposti e concordare, previo sostanzioso acconto, le modalità di rateizzazione. E' un grosso problema, inutile girarci intorno, che può essere risolto proprio grazie ad una società solida e con progetti seri. Prima di sciogliere alcuni nodi, devo avere delle risposte''.

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