Dell'ingarbugliata vicenda societaria riguardante la Pro Vasto torna a parlare il vice presidente Enrico Russo: ''Parlare o aspettare a questo punto non serve più. Mimmo Crisci e Lucio Moscato (rispettivamente presidente ed amministratore delegato, ndc) devono prendere una decisione con gli altri dirigenti rimasti al loro posto. Il campionato è terminato da oltre un mese, la famosa lettera al sindaco è stata recapitata il 20 maggio, quindi è necessario rompere gli indugi a dare risposte certe a chi ha nel cuore la Pro Vasto e non fa che chiedere, ogni giorno, come andrà a finire. Non voglio sapere i perché e i come mai, vista l'indifferenza che regna sovrana intorno a noi, sono d'accordo per cominciare a collaborare con gli amici ed imprenditori di fuori Vasto. Possiamo anche restare al nostro posto, con l'ingresso delle persone che hanno manifestato tale volontà, e andare avanti per il bene della Pro Vasto, almeno fino a quando cambieranno le teste e i modi di pensare. Sarà convocata presto una riunione societaria per passare ai fatti''. Una situazione davvero complicata e pare proprio che non si riesca a trovare il bandolo della matassa. Crisci e Moscato vogliono andare via, anche se non potranno da subito scrollarsi di dosso delle responsabilità ed impegni presi, la data di scadenza per l'iscrizione si avvicina, i debiti accumulati dalle precedenti gestioni sono sempre lì, alcuni giocatori continuano a telefonare (non in sede, visto che sono state staccate da tempo le linee telefoniche e pure quelle attivate in occasione del Campionato Primavera Tim-Trofeo Giacinto Facchetti, ndc) perché, a loro dire, avanzano ancora delle spettanze, la squadra è tutta da ricostruire e l'ormai ex allenatore Luigi Baiocco è in procinto di accasarsi fuori casa: cosa aggiungere ancora, è per questi motivi, evidentemente, che più di qualcuno avrà pensato che è meglio non immischiarsi. Già, allora facciamoci il segno della croce.