Alle ore 12 del 14 luglio scade il termine ultimo per effettuare l'iscrizione al campionato di Serie D, versare la relativa tassa e presentare la fidejussione, rispettivamente di 18.000 e 31.000 euro. Molte società sono già al lavoro da tempo, hanno pianificato il loro futuro, ingaggiato allenatori e giocatori, continuando nei vari 'corteggiamenti' che il calcio estivo impone. In molte realtà, insomma, il calcio è pronto a decollare per regalare nuove emozioni. Leggere, poi, che svariati club hanno sciolto le riserve circa i nuovi giocatori o i nodi riguardanti gli allenatori, fa venire un po' di rabbia perché non vanno di pari passo con le vicende di casa vastese. Nelle scorse settimane, l'assessore comunale Vincenzo Sputore aveva avvicinato alcuni amici per cercare di convincerli ad iniziare un certo discorso in riva all'Adriatico, sabato si è fatto sentire, come ha riferito il presidente dimissionario della Pro Vasto, Domenico Crisci, il vice sindaco Nicola Del Prete il quale, a quanto pare, non avrebbe avuto alcun riscontro da parte d'imprenditori locali e si è rammaricato per il disinteresse dimostrato dagli stessi che, pare, abbiano chiesto, nel caso dovessero dare un proprio contributo alla causa biancorossa, di non ricoprire cariche, tanto meno quella di presidente che dovrebbe continuare ad essere, sembra che sia la loro richiesta, Mimmo Crisci. Il numero uno del sodalizio di via San Michele, però, ribadisce che vuole uscire da questa situazione, non vuole avere più responsabilità in seno alla Pro Vasto. Ha deciso, insieme all'amministratore delegato Lucio Moscato, di farsi da parte. Quanto tempo aspetterà ancora per abbandonare, non è dato sapere, visto che Crisci sta cercando di passare il testimone a persone serie, che hanno voglia di fare calcio a Vasto, nonostante le immancabili difficoltà. Il giocattolo, intanto, agli occhi di tutti, si sta rompendo, sta perdendo i pezzi anche nel settore giovanile dove hanno preferito andare via pure alcuni collaboratori storici. Una realtà, quella della Pro Vasto, che di questo passo rischia di scomparire grazie all'indifferenza generale che si registra proprio in quegli ambienti dove pullulano le stesse persone che in un passato recente hanno sventolato ai quattro venti i loro meriti, o pseudo tali, per aver salvato la Pro Vasto da chissà quali problemi o persone, specialmente quelle non di origini vastesi, facendo gridare eventualmente allo scandalo. A questo punto, perché non organizzare un'assemblea pubblica, in Municipio, presso la sala consiliare, con la presenza di tutti, dal sindaco Luciano Lapenna e fino all'ultimo dei tifosi, passando per gli amministratori, i cittadini, i dirigenti e i giornalisti, così da rendere conto alla città i problemi che attanagliano il sodalizio biancorosso. E' chiedere troppo?