Consorteria criminale, intimidazioni, estorsioni, spregiudicatezza e sfrontatezza dell'attività, affermazione di 'fama criminale', uso della violenza e delle armi, creazione di angosce e paure, costole deviate delle istituzioni. La serie di parole, già di per sé, è sufficiente a capire il senso della seconda parte dell'operazione ''Histonium'', portata a compimento dal Comando provinciale di Chieti dei Carabinieri, in collaborazione con la Compagnia di Vasto, e dalla locale Procura della Repubblica. Due anni di indagini, complesse e meticolose, al culmine delle quali - dopo i nove coinvolti dell'aprile 2007 - sono stati eseguiti ulteriori diciassette arresti. 'Decapitata', nei fatti, un'organizzazione delinquenziale - operante tra Vasto, il suo comprensorio, ma anche altre regioni, in particolare la Lombardia - 'specializzata' nella commissione di più reati, tra i quali estorsioni, attentati dinamitardi ed incendiari, rapine, ricettazione, usura e riciclaggio. La 'regia' era di Michele Pasqualone, 58 anni, pregiudicato di origine calabrese da anni trapiantato a Vasto, già arrestato nell'aprile dello scorso anno ma in grado anche dal carcere di Torre Sinello - si pensa con la complicità di un agente di polizia penitenziaria, pure lui arrestato - di guidare il sodalizio criminale. In cella sono finiti: Giuseppe Trentino, 43 anni, imprenditore foggiano residente a San Salvo; Giuseppe Di Cesare, 44 anni, autista di Foggia; Francesco D'Esposito, 45 anni, commerciante napoletano residente a Lecco; Domenico Graziano, 37 anni, operaio calabrese residente ad Eupilio (Como); Michele Fiore, 39 anni, operaio di Vasto; Andrea Di Lello, 39 anni, imprenditore di Vasto; Claudio Zinni, 44 anni, operaio ex agente di polizia di Vasto; Massimo Benedetti, 39 anni, agente di polizia penitenziaria di Vasto; Antonio Battista, 41 anni, operaio; Paolo Zucolella, 30 anni, operaio; Massimiliano Sparvieri, 36 anni, agente di commercio di Montenero di Bisaccia. Agli arresti domiciliari: Gianfranco Nettuno, 39 anni, operaio napoletano residente a San Giovanni in Persiceto (Bologna); Adele Di Pietro, 36 anni, imprenditrice; Angelo Alessandrini, 40 anni, imprenditore di Fresagrandinaria ed infine le sorelle Debora e Donatella D'Ascenzo, 36 e 31 anni di Montenero di Bisaccia, rispettivamente impiegata e casalinga, la seconda moglie di Sparvieri. I provvedimenti restrittivi della libertà, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Anna Rita Mantini, firmati dal Gip Caterina Salusti di Vasto, sono stati eseguiti all'alba di questa mattina in Abruzzo, Molise, Puglia, Lombardia ed Emilia Romagna in collaborazione con i reparti dell'Arma competenti per territorio. ''La pentola - è stato detto nel corso della conferenza stampa di illustrazione dei dettagli dell'operazione - è stata scoperchiata''.