'DOPPINCARICHISTI' E INCOMPATIBILITA', LA 'PACCHIA' E' FINITA: IL ''CASO'' DI STEFANO-DESIATI

a cura della redazione
09/06/2008
Attualità
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Per i ''doppincarichisti'' di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, la 'pacchia' sta per giungere ormai al termine. Il presidente del Senato Renato Schífani, infatti, di concerto con il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari Marco Follini, ha stabilito che i ''senatori interessati ad optare tra due incarichi'', avranno tre giorni di tempo, a partire da martedì (domani), per decidere quale delle cariche mantenere. Un vero e proprio 'ultimatum', insomma. Ed il mancato adempimento sarà sanzionato con la presentazione di un ordine del giorno mediante il quale verrà votata la ''decadenza dal mandato parlamentare''. La situazione interessa una ventina di parlamentari eletti sia nelle fila del Popolo della Libertà che del Partito Democratico i quali, nonostante siano consiglieri regionali, assessori o sindaci di città con oltre 20 mila abitanti, presidenti di provincia, e quindi soggetti al principio della ''incompatibilità'', a mollare una delle due 'poltrone' non ci hanno proprio pensato. Eppure dovrebbero. A stabilirlo è l`articolo 122 della Costituzione. ''Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento''. Tra questi c'è anche il senatore abruzzese del Pdl Fabrizio Di Stefano che quindi dovrà per forza di cose rinunciare al suo posto all'Emiciclo a L'Aquila a meno che (impossibile) non voglia lasciare Roma. Ed a subentrargli sarà il vastese Massimo Desiati (primo dei non eletti alle ultime regionali di Alleanza Nazionale, ora nelle fila de La Destra). Sino ad oggi, deputati e senatori hanno aggirato l`ostacolo rifacendosi all`articolo 66 della Costituzione, in base al quale ''ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità''. L`azione decisa dalla seconda carica dello Stato mira a questo punto a spuntare le armi a questo articolo, rendendo invece subito efficace il principio della ''incompatibilità''. Tre giorni per scegliere, quindi. E che sia quella giusta, ovviamente... Un caso di dimissione, proprio in Abruzzo, c'è stato. Ha riguardato il senatore Alfonso Mascitelli dell'Italia dei Valori, il cui posto alla Regione Abruzzo è stato preso da Paolo Palomba, originario di Schiavi d'Abruzzo ed assessore comunale a San Salvo. Nella foto il senatore Fabrizio Di Stefano

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