Il Consiglio comunale di Cupello, ieri sera, ha detto sì alla costruzione di un termovalorizzatore, ma già divampano le polemiche. In aula è stata approvata, con i voti favorevoli del Partito democratico e della lista civica ''Vita Nuova'' di Giuseppe Di Francesco, la mozione con cui il paese si candida ad accogliere l'impianto che brucia rifiuti per produrre energia proposto dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, nella parte meridionale dell'Abruzzo, uno dei 3 che sorgeranno sul territorio regionale. Il Popolo della libertà, che pure è sostanzialmente d'accordo, ha votato contro, perché chiedeva la convocazione di un successivo Consiglio comunale aperto alla cittadinanza. Intanto, da Vasto, arrivano le prime critiche. L'Associazione civica ''Porta Nuova'' non condivide il metodo seguito nel fare la scelta: ''In Italia - afferma il presidente, Michele Celenza - regolarmente, si dice una cosa e se ne fa un'altra. Appena nel dicembre 2007 - ricorda - il Consiglio regionale abruzzese ha approvato il nuovo Piano regionale dei rifiuti, che prevede il ricorso all'incenerimento solo quando la Regione abbia raggiunto almeno il 40% di raccolta differenziata. Poi sono arrivate le dichiarazioni di Del Turco... Poi quelle del sindaco di Cupello''. Dura la presa di posizione di ''Fare Verde'', che esprime una ''netta condanna - polemizza il presidente, Stefano Comparelli - riguardo alla decisione, passata volutamente in sordina, da parte dell'amministrazione comunale di Cupello, di localizzare sul proprio territorio uno dei tre inceneritori'' previsti in Abruzzo, uno a Nord, l'altro nella Marsica ed il terzo nel Vastese. ''La comunicazione di tale volontà - prosegue Comparelli - avrebbe dovuto investire non solo la cittadinanza cupellese, ma una ben più vasta platea di cittadini. L'amministrazione di Cupello non può autonomamente decidere di compromettere economie e territori a sé circostanti. Ad una politica dell'incenerimento - conclude il presidente dell'associazione - 'Fare Verde Vasto' continua a contrapporre quella dei 'rifiuti zero' che, senza ombra di dubbio, può produrre solo effetti benefici. Differenziata - riciclo - riuso, che comprenda una progressiva riduzione della produzione di imballaggi. Questo rimane il sistema più economico, più efficiente sotto il profilo energetico, meno impattante per l'ambiente e più veloce; ogni altra soluzione, al momento, non ha pari efficienza e, quindi, è inutile''.