Il calcio è lo sport che coinvolge più di tutti gli italiani, una passione che si realizza in tante modalità diverse. Dal tifo per grandi e piccole squadre, scrivendo pagine che sono entrate di diritto nella storia del calcio italiano e delle nostre comunità, alle scommesse sui grandi eventi. Sono miliardi ogni anno che si muovono in occasioni di campionati nazionali, coppe anche europee ed eventi come Europei e Mondiali. Un passatempo, una modalità di condividere una passione e purtroppo anche una difficile realtà sociale. La ludopatia è oggi tra le “malattie sociali” più diffuse e contro il proliferare del gioco d’azzardo in maniera patologica vengono messa in campo azioni da enti pubblici e aziende sanitarie.
Il recente campionato mondiale svoltosi in Qatar non poteva che essere un’occasione d’oro. Milioni di italiani, nonostante la nazionale azzurra non si era qualificata, hanno seguito le gesta di Messi, Mbappé e tanti altri campioni. Una passione sana, genuina, rispettabile e lecita. A cui, purtroppo, si sono aggiunti comportamenti che altrettanto leciti non sono. Compreso il ricco giro delle scommesse illegali. Un’operazione di Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli e Forze di Polizia ha portato avanti, si legge in un comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia, in questi giorni “una strutturata attività di controllo al fine di contrastare l’illegalità nel settore del gioco, con particolare riguardo al comparto delle scommesse sportive, attraverso controlli mirati presso alcuni esercizi commerciali sul territorio nazionale”. Operazione che ha coinvolto ventitre province in tutta Italia compresa la provincia di Chieti.
Sono state sottoposte “a controllo una serie di attività economiche che, all’esito di analisi di rischio effettuate sulla base delle informazioni raccolte, di riscontri sul territorio e di attività di coordinamento informativo ed operativo, sono risultate connotate da elevati indici di rischio per l’illecita accettazione di scommesse sportive – riporta la nota dell’Agenzia Dogane e Monopoli - in particolare, in alcuni comuni della provincia di Chieti, tali attività si sono svolte, nelle giornate del 30 novembre, 1° e 2 dicembre, congiuntamente con la partecipazione di personale dell’Ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, competenti per territorio, ed hanno portato a controllare 11 locali, in alcuni dei quali sono state riscontrate irregolarità”. Quattro persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria ed è stato disposto il sequestro penale del “materiale di gioco rinvenuto” in quanto è stato accertato che “in 3 Centri trasmissione Dati (CTD) nei comuni di Casoli, Casalbordino e Atessa, veniva effettuata la raccolta di scommesse per conto di un operatore estero privo delle prescritte autorizzazioni”.