PESCATORI CONTRO IL 'CARO GASOLIO': ANCHE RAPPRESENTANTI DELLA MARINERIA VASTESE A BRUXELLES

a cura della redazione
04/06/2008
Attualità
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Non si ferma la protesta dei pescatori italiani contro i continui rincari del gasolio. Dopo la manifestazione dei giorni scorsi che ha coinvolto in contemporanea le marinerie di Spagna, Francia, Portogallo e Regno Unito, l'agitazione degli operatori è andata avanti praticamente ad oltranza, non solo in Italia. E una nuova manifestazione delle imprese europee è prevista per oggi a Bruxelles. Tra le varie delegazioni anche una folta abruzzese partita in pullman da Pescara. Da Vasto due i rappresentanti della marineria locale che partecipano: Palma Melizzi, presidente della società cooperativa ''Motopesca Vasto'' e Corrado Natarelli. Intanto, in porto a Punta Penna, sono comparsi sui pesceherecci attraccati in banchina, alcuni striscioni che ben individuano i motivi della protesta. Sotto accusa dunque i rincari senza freni delle quotazioni del gasolio che stanno mettendo in ginocchio il settore. ''Il prezzo dei carburanti agevolati - sottolinea Walter Natarelli, vice presidente della ''Motopesca Vasto'' - è passato, nel giro di pochi mesi, da 40 a oltre 80 centesimi al litro. E tutto questo provoca ripercussioni pesantissime per un comparto, come il nostro, nel quale la bolletta energetica rappresenta in media circa il 40 per cento dei costi totali sostenuti dalle imprese. Una situazione insostenibile. Non possiamo lavorare soltanto per coprire i costi. Come facciamo a sostenere le nostre famiglie?''. Per fronteggiare l'emergenza i pescatori auspicano un pacchetto di interventi a livello nazionale: dalla proroga degli sgravi contributivi e fiscali già in vigore, all'estensione anche alla pesca delle agevolazioni Iva previste per l'agricoltura, dal rafforzamento dello strumento del fermo pesca (con indennizzi per operatori e imprese) all'estensione al settore di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. I rappresentanti delle organizzazioni di categoria saranno oggi ricevuti dal presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Paolo Scarpa Bonazza. Da parte sua, il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, nei giorni scorsi, ha preannunciato un pacchetto di misure anticrisi e ha convocato il tavolo di confronto con i rappresentanti dei pescatori per il prossimo 11 giugno. E come in una sorta di 'effetto domino', infine, lo sciopero della pesca sta pian piano investendo anche altri settori ad essa collegati, relativi in particolare alle pescherie ed ai ristoranti che propongono piatti di pesce. Quello fresco, da cinque giorni ormai, è un lontano ricordo. E se la protesta dovesse proseguire sarebbe a rischio anche l'organizzazione, in città, del ''Mese del Brodetto alla Vastese'' in calendario dal 6 al 29 giugno.

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