Celebriamo la non violenza per un futuro senza discriminazioni!

No alla Violenza... Sì all'Accoglienza!

redazione
25/11/2022
Territorio
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Nella Giornata Internazionale per l’eliminazione di ogni tipo di violenza, in particolare della violenza contro le donne, gli insegnanti delle scuole Secondarie I grado, primarie e infanzia dell’Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi hanno sensibilizzato tutti gli alunni alle tematiche sociali, soprattutto quelle legate all’infanzia e all’adolescenza. Tutti insieme, alunni e docenti, hanno affrontato anche la problematica della violenza contro le donne con fermezza e decisione, a partire dalla cultura e dall’educazione, attraverso cui, inevitabilmente, passano i valori imprescindibili di tutela e difesa dei diritti delle donne. Celebrare la nonviolenza, insieme agli alunni, significa adottare uno stile di vita non aggressivo nei confronti dell'altro, uno stile di vita che si costruisce giorno dopo giorno con piccoli gesti quotidiani, che porta ognuno ad affermare una cultura del rispetto. Tantissime sono state le attività proposte: dalla visione di video alla comprensione di testi, dalla produzione di immagini alla realizzazione di piccoli manufatti, dalla condivisione di pensieri alla costruzione di frasi significative da dedicare alle “piccole donne” del gruppo classe di appartenenza. Tutti gli alunni hanno dimostrato di essere molto sensibili all’argomento trattato!

La scuola ha il dovere di costruire una società accogliente, inclusiva e non violenta…e per questo la Nostra Scuola ha ribadito ancora una volta NO ad ogni forma di violenza, unendosi in un “Abbraccio solidale” e gridando lo slogan “No alla Violenza, sì all’Accoglienza!”.

Sensibilizzare le nuove generazioni è indispensabile per seminare la speranza e la volontà di crescere uomini e donne liberi da ogni forma di discriminazione!

“Promuovendo il rispetto reciproco, la mediazione nonviolenta dei conflitti, la lotta ai preconcetti e alle differenze di genere, la scuola può contribuire a cambiare quella cultura che giustifica la violenza e il sopruso nei confronti delle donne”.

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