Quella del 16 novembre 1899 è una data tragica negli annali di Vasto.
Quel giorno, a causa di un violento temporale che si abbatté lungo il litorale vastese, ben 21 pescatori appartenenti alla marineria di Vasto ed a quella di San Vito Chietino persero la vita mentre erano intenti nelle operazioni di pesca nelle acque dell’Adriatico co l’affondamento di ben 4 barche a vela ad una distanza di circa 500 metri dal litorale.
Nel pomeriggio odierno l'Amministrazione comunale e la sezione cittadina dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia hanno voluto ricordare quel drammatico fatto ed omaggiare le vittime, nel corso di un appuntamento organizzato alla Marina, tra via Ortona e piazza Olivieri.
La scelta del luogo non è casuale. Infatti, proprio da lì la mattina del 16 novembre del 1899 i marinai vastesi partirono per la loro ultima battuta di pesca, luogo in cui esisteva un pozzo di acqua potabile dal quale veniva prelevata l’acqua da portare sulle barche.
Tra i presenti il vice sindaco Licia Fioravante, un gruppo dell'Anmi di Vasto guidato dal presidente Luca Di Donato, rappresentanti della Guardia Costiera vastese e delle locali associazioni Polizia di Stato, Carabinieri e Arma Aeronautica, l'assessore Alessandro d'Elisa, il consigliere comunale Pino Travaglini ed il presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina Piergiorgio Molino.
I nomi delle vittime e le loro età: Marinucci Michele (32 anni), Chiarini Tommaso (30), Ritucci Angelo (25), Ritucci Michele (61), Ronzitti Cesario (14) e Valentini Domenico (21), tutti della barca “San Michele”; Marinucci Giuseppe (30), Bevilacqua Michele (37), Fornace Giuseppe (24), Molino Teodoro (18), Ritucci Liborio (34) e Torquato Nicola (14) dell’equipaggio dell’Annunziata; Veri Camillo (25), Veri Rocco (16), Andreamatteo Pierino (13) e Andreamatteo Ireneo (9), della “Filomena”; Veri Rocco (63), Veri Antonio (23) e Veri Francescosaverio (18) della “Santa Liberata”.