ACCORDO PER LE AREE DI RISULTA LIMITATO A QUATTRO MESI, DESIATI: ''UNA PRESA IN GIRO''

Michele Tana
30/05/2008
Attualità
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La montagna ha partorito... il topolino, verrebbe da dire. Massimo Desiati, ex assessore regionale all'ambiente, tra i primi ad ipotizzare la soluzione del comodato d'uso per le aree dell'ex tracciato ferroviario, bolla come autentica ''presa in giro'' l'accordo sottoscritto ieri tra i Comuni della Costa Teatina e Ferrovie per un comodato della durata di appena quattro mesi, seppur rinnovabili l'anno prossimo in presenza di determinate condizioni. Minacciavano linea dura e ordinanze da emettere nei confronti delle stesse Ferrovie per ripulire le aree per motivi di igiene e salute pubblica i sindaci inizialmente stizziti per l'atteggiamento delle Ferrovie nel non voler allargare il periodo di comodato (Enrico Di Giuseppantonio di Fossacesia, in particolare, orientamento condiviso anche da altri primi cittadini, parlò espressamente di almeno quattro anni di durata). Ed invece, dopo la mediazione della Provincia di Chieti, l'iniziale spirito combattivo ha lasciato il posto a miti comportamenti di abbraccio a... tutto quello che le Ferrovie volevano. Scrive Desiati: ''Non ci si può credere a come una sconfitta per i Comuni della costa possa passare come un'abile mediazione del presidente della Provincia Tommaso Coletti. I Comuni, Vasto compreso, chiedevano, fin dall'inizio della cosiddetta trattativa, l'affidamento in comodato d'uso del tracciato e degli immobili dimessi per una durata di 4 anni e le Ferrovie rispondevano 4 mesi (appena la stagione estiva). Grazie all'intervento risolutore di Coletti, a favore dei Comuni, il comodato d'uso durerà... 4 mesi! I Comuni avranno così l'obbligo di fare gli interventi di manutenzione dei beni affidati sostituendosi al proprietario (le Ferrovie) che questo obbligo comunque avrebbe solo perché proprietario. Dopo la stagione estiva, il tracciato e quanto altro torneranno nella sua propria piena disponibilità. Grande vittoria! Oltre a questa... importante soluzione - aggiunge Desiati - i Comuni interessati incassano un altro 'beneficio': l'ipotesi, se interessati, di un rinnovo del contratto di comodato, per la medesima durata, nella successiva stagione estiva del 2009! C'è aperto, però, il discorso della vendita di questi relitti e la trattativa è concreta: la richiesta delle Ferrovie è di 50 milioni di euro, l'offerta dei Comuni è di 2 milioni! Ma di che si sta parlando? La provvisorietà dell'operazione è talmente palese, ed a tutto vantaggio delle Ferrovie, da far impallidire chi ha trattato per i Comuni ma essa viene spacciata come una soluzione favorevole a questi ultimi. Ad avvolgere, poi, nelle nebbie della confusione l'intera vicenda c'è un indeterminato progetto di Pista ciclabile per il recupero ambientale, in chiave turistica, delle stesse aree. Artefice ne è lo stesso Tommaso Coletti che attua, così, l'efficace tecnica del ''rilancio'', sempre opportuna quando si incassa una sconfitta! La prospettiva strategica - continua Desiati - è quella del Parco della Costa Teatina, la cui perimetrazione (primo elemento di concretezza) è, però, in altissimo mare. C'è chi dichiara la propria soddisfazione per poter recitare il ruolo di 'spazzino' e taglia erba di proprietà altrui, senza poter e saper attuare alcuna scelta strategica di recupero ambientale e valorizzazione del territorio in ambito turistico. Insomma, un teatrino!''. Una proposta specifica, infine, per Vasto. ''Il Comune - dice ancora Desiati - inizi un serio iter progettuale, ottenendo in comodato la sola ex stazione ferroviaria, per un lungo periodo e con l'opzione di acquisto. Ai fini del suo utilizzo è perfettamente inutile averne la disponibilità per soli 4 mesi! Non si avrebbe il tempo neanche di mettere a norma la struttura e renderla agibile, figuriamoci utilizzarla a fini turistici! Non avrebbe senso, oltretutto, spendere soldi per poi doverla restituire a fine estate e questo neanche nella prospettiva di un eventuale riutilizzo nella stagione 2009. L'acquisizione del tracciato ferroviario, poi, è cosa successiva, da inserire nel progetto del Parco della Costa Teatina, dopo averlo ricompreso nella sua perimetrazione e dopo che siano stati appostati i sufficienti finanziamenti per la creazione del Parco da parte dello Stato e della Regione. Fuori da questo percorso ci sono soltanto le chiacchiere di venditori di fumo''.

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