Sono usciti i risultati in forma anonima del test di medicina e chirurgia svolto il 6 settembre a carattere nazionale. Solo poco più della metà delle aspiranti matricole ha raggiunto il punteggio minimo di 20, necessario per poter passare il test. Si deve tener conto che rispetto agli anni passati il punteggio minimo per entrare in graduatoria è nettamente diminuito.
Gli aspiranti medici hanno trovato quindi proprio nell’esame d’accesso l’ostacolo più grande. Infatti, secondo quanto riferito da Alpha Test, dei 56mila che hanno provato il test d’ammissione, soltanto 28.793 sono risultati idonei riuscendo a raggiungere la soglia dei 20 punti richiesta per poter passare l’esame.
Ciò significa che, a fronte dei 56.775 studenti che hanno svolto l’esame (65.378 erano gli iscritti, ma in oltre 8mila non si sono presentati), poco più della metà hanno passato il test. Secondo questi calcoli, ci sono circa 10 mila insufficienti in più dello scorso anno.
Il test è cambiato, e si è orientato più alle materie di indirizzo. C’è poi da considerare che questi studenti provengono da due anni di Dad ed è forse questa la causa dell’impreparazione.
Inoltre, secondo i calcoli di Alpha Test, il punteggio minimo per entrare tra le 13.152 matricole (il totale dei posti è 14.740 compresi i posti per le facoltà in inglese o private) è di 33,8 (su 90 punti), in calo rispetto al 2021 quando servivano 3,5 punti in più.
Dal 23 settembre il MIUR caricherà nell’area riservata il modulo risposte e la scheda anagrafica di ciascun studente con il relativo punteggio. Per sapere invece con certezza il punteggio minimo per entrare sarà necessario aspettare la graduatoria nominativa nazionale che verrà pubblicata il 29 settembre.