Dal primo ottobre si rischia per il gas il “raddoppio delle bollette” e per l’energia elettrica un aumento vertiginoso dei costi poiché il prezzo medio unico nazionale arriva a 300 euro a Megawattora per una spesa annua che aumenterà del 178% in 2 anni. Secondo l’Ircaf “se si sommano le bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro”. E’ colpa della crisi energetica in Europa che porta a salire il costo del gas. Secondo Bank of America, nel Regno Unito le bollette sembrerebbero portare ad un aumento dell’80% e proprio il popolo britannico già nell’agosto del 2022 ha avviato il movimento “Don’t Pay in UK” ossia uno sciopero di massa tra i cui obiettivi primeggia quello di non pagare le bollette.
“Situazione analoga anche nel Nostro Paese”, afferma il Codacons Abruzzo, “dove in questi giorni le famiglie italiane si sono trovate, e si troveranno, a fare i conti con fatture esorbitanti e che, come preannunciato, continueranno sempre di più a salire. In questo preciso momento storico segnato da continui aumenti in tutti i settori, ciò che non aumenta è il reddito delle famiglie italiane che vedono sempre più vicina la soglia della povertà.
Si presume che dal primo ottobre si registrerà “un raddoppio delle bollette”: è questa l’allarmante ipotesi avanzata dall’Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione), guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto con lo stato attuale della situazione (quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del costo del metano a oltre 200 euro a megawattora e oltre 2 euro a metro cubo; energia elettrica con il prezzo medio unico nazionale a 300 euro a Megawattora) e quella dell’anno scorso (gas mediamente a 125 euro a Megawattora, quando nel 2020 era a 39 euro, e negli anni precedenti mediamente a 60 euro).
Il Codacons lancia un’iniziativa di solidarietà sociale “Pagheremo appena potremo” mettendo a disposizione del consumatore/utente, che vorrà aderire e partecipare personalmente, un modulo da scaricare, compilare in tutte le sue parti e inviare alla propria società di fornitura di gas e/o luce; nella predetta diffida l’utente consumatore comunica formalmente di essere costretto a pagare solamente il 20% dell’importo della fattura in quanto impossibilitato a sostenere l’importo maggiorato delle bollette delle utenze: i costi delle bollette dovranno necessariamente essere compatibili con la sopravvivenza economica delle aziende e delle famiglie. Gli aumentati ed elevati costi delle bollette di energia e gas non consentono di assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa (come stabilito dall’art 36 Cost). La invocata istanza di sospensione e la conseguente riduzione del pagamento delle bollette al 20%, è determinato dalla grave crisi economica che sta divampando all’interno delle singole famiglie italiane. Non trattasi di una rivolta strategica degli utenti consumatori ma di una vera e propria causa di necessità che costringe le famiglie a non potere economicamente sopportare costi così vertiginosi di servizi resi sempre in egual modo e misura dalle società di fornitura luce/gas.
Tutti gli intestatari di una o più utenze luce/gas hanno tutto il diritto di invocare l’applicazione dei principi di correttezza, di buona fede e di solidarietà sociale che indurrebbero il creditore/fornitore/venditore dei servizi luce/gas a rimodulare e ridurre il costo della prestazione e fornitura dei servizi resi all’utente consumatore evitando pertanto di disporre l’aumento delle bollette: da molto tempo la giurisprudenza nell’ambito di una lettura costituzionalmente orientata della normativa sui contratti a prestazioni corrispettive prevede e riconosce l’esistenza di un “dovere di solidarietà” nei rapporti intersoggettivi (articolo della 2 Costituzione).
Ed ancora, l’art. 1256 del Codice Civile, rubricato “Impossibilità definitiva e impossibilità temporanea ad adempiere l’obbligazione”, prevede che se la prestazione diviene impossibile per una causa non imputabile al debitore ed è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell’adempimento.
Il Codacons si impegna ad avviare tutte le azioni a tutela degli utenti-consumatori che parteciperanno alla protesta che restano però responsabili della stessa; gli utenti-consumatori dopo avere ricevuto almeno due solleciti di pagamento di prassi delle bollette rimaste insolute (sollecito bonario di pagamento e successiva comunicazione di costituzione in mora) provvederanno a richiedere la rateizzazione prevista dalla legge.”
Per partecipare all’iniziativa potrai scaricare, compilare ed inviare la diffida del Codacons – gratuitamente – cliccando qui o sul pulsante: