Cittanet, franchising di informazione territoriale, e TerrediChieti.net, la nuova piattaforma aggregativa della provincia teatina, presentano alla Pinacoteca di Palazzo D’Avalos a Vasto, martedì 13 settembre alle ore 18:30, un evento unico nel suo genere.
Avremo l’occasione di unire lo stile antico della nostra comicità locale ad una nuova espressione dell’abruzzesità:
Gino Bucci, originario di Martinsicuro (TE), nel 2014 si trovò a creare, per il gusto del gioco, un profilo Facebook dal nome “L’Abruzzese fuori sede”, perché all’epoca studiava a Roma. Attraverso questa pagina ha iniziato a raccontare, con un piglio geniale, la terra abruzzese con i suoi usi, costumi, culture locali, piccole situazioni giornaliere, con quel mix di sorriso e nostalgia che solo chi nasce, cresce e vive pienamente nella nostra terra e poi, per tante cause, se ne allontana, può arrivare a sperimentare. Il buon demone interno che anima Gino Bucci Cittanet lo condivide e si abbevera a quella stessa fonte. Madre Terra è onnipresente nelle nostre vite e ognuno di noi le è vicino con il proprio modo e con il proprio tempo.
Utilizzando un linguaggio miscelato di dialetto ed italiano, Gino Bucci ha toccato, all’inizio inconsapevolmente, vertici di comicità che hanno catturato centinaia e poi migliaia di seguaci sui social. Senza mai essere volgare, riuscendo a restare fresco nella sua giovinezza ma vicino al passato che, volente o nolente, sempre ci risuona dentro perché è partecipe della nostra identità, Bucci è diventato sui social network oramai un punto di riferimento per tutti gli “abruzzesi fuori sede”, “dispersi” in Italia e nel mondo, che la notte sognano il mare e la montagna perché le radici non si muovono. Si muovono i semi, trasportati dal vento, e si muovono le persone che quelle radici lasciano “a casa”.
Il miglior modo per glorificare la nostalgia è prenderla con il sorriso e con la risata che scavalca impetuosa la malinconia. L’ironia è una catarsi.
Martedì 13 settembre alle ore 18:30 alla Pinacoteca di Palazzo D’Avalos a Vasto, con l’introduzione e la moderazione di Rosaria Spagnuolo e un intervento sul senso del linguaggio come identità da parte di Donatella Zappitelli, Gino Bucci sarà intervistato da due personaggi “locali”, “forti e gentili” come lui, ma soprattutto iconici ed ironici: Nicola Cedro e Antonio Muratore. Per l’occasione presenterà il suo libro “Rime toscibili” che, per dirla con le parole di Donatella di Pietrantonio, rappresenta “un gioco letterario che mescola dialetto e italiano, toponomastica e gastronomia, in una nuova Gnosi delle Fanfole esilarante e affettuosa che racconta gli abruzzesi come siamo.” Un libro che sta “dalla parte dei cafoni”, come insegna Ignazio Silone e ben dice Remo Rapino nella prefazione a “Rime toscibili”.