"Fra Trigno e Sinello" di Emiliano Longhi

Filippo Sammartino
15/06/2022
Territorio
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Domenica 12 giugno, presso i Giardini di Palazzo d’Avalos, è stato presentato il volume “Fra Trigno e Sinello” (Breve profilo storico-archeologico di quel territorio), pubblicato nel 2021 da Emiliano Longhi, con prefazione di Amalia Faustoferri e postfazione di Eide Spedicato Iengo.

Già due mesi fa, il 15 marzo 2022, al libro era stato dedicato un Chi c’è c’è, trasmissione a reti unificate di Cittanet, presso la Biblioteca comunale di Cupello. 

L’idea di scrivere un volume sul territorio tra i due fiumi Trigno e Sinello venne all’autore qualche anno fa, nel mezzo della sua attività professionale di ambasciatore. Infatti, Longhi ha lavorato per molti anni all’estero, alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri, con l’incarico di Funzionario per la promozione della lingua, della cultura e della scienza italiane. In qualità di Direttore degli Istituti Italiani di Cultura e Addetto Culturale e Scientifico delle Ambasciate d’Italia, ha visitato diversi Stati, come Francia, Spagna, Unione Sovietica, Argentina, Iraq, Messico ed Etiopia. Negli anni 1980-85, Emiliano Longhi ha anche coordinato il progetto sull’Emigrazione italiana in Argentina. Infine, ha pubblicato diversi libri, come “Argentina, l’altra patria degli italiani” e “Migrazioni. Passato, presente e futuro”, oltre a quello in questione.

Così, mentre si trovava a Napoli, decise di visitare la Biblioteca nazionale, iniziando a studiare il volume “Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli” di Lorenzo Giustiniani, risalente al 1797-1805. La sua volontà era quella di cercare informazioni sul suo paese di nascita, Fresagrandinaria, ma si ritrovò ad avere un quadro completo di tutto il territorio tra Trigno e Sinello. Infatti, anche dopo aver viaggiato in tutto il mondo e aver conosciuto popoli e culture lontane, ha deciso di tornare alle sue origini e mai ha dimenticato le sue radici.

“È difficile, dopo tanti anni, trasmettere l’emozione, quando, nello sfogliare quelle pagine, i miei occhi caddero sul lungo nome di Fresagrandinaria. Un incontro tanto atteso! Stavo, finalmente, per scoprire qualcosa che, da tanto tempo, avevo desiderato; qualcosa di sconosciuto (la scoperta di un tesoro): la storia del mio paesino. Era un sogno che si stava avverando. Qualcuno aveva scritto, si era interessato a quel piccolo ciuffo di case, seduto sopra una roccia.”

Emiliano Longhi, quindi, decise di raccogliere quelle informazioni e di creare il volume “Fra Trigno e Sinello”, che consta di due parti: 

1) le ricerche compiute sul Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli. Vi sono analizzati 32 comuni del territorio. Per ognuno vengono descritti la geografia, i confini e gli abitanti. Inoltre, viene presentata una storia riassuntiva delle dominazioni e delle famiglie che negli anni si sono succedute alla guida del paese. Infine, in modo schematico, vengono presentati, in ordine, Chiese, Fiere, Militi e Varie (in cui si parla della presenza di scuole e/o uffici postali). Tra i comuni analizzati, un ruolo di primo piano viene dato a Vasto e a Chieti;

2) il volume “Oltre Histonium” (Note di archeologia per la storia del Medio Vastese), scritto da Amalia Faustoferri insieme ad altri studiosi del territorio e pubblicato nel 1996.

Dal mio punto di vista, dopo aver letto e presentato il volume a Cupello, ne consiglio la lettura per avere un quadro chiaro e schematico del territorio in cui viviamo. Soprattutto, invito i giovani della mia età ad acquistarlo e leggerlo, perché oggi, nelle scuole, si viene preparati allo studio della macrostoria e dei grandi avvenimenti del passato, ma non viene data uguale importanza alla microstoria. È invece fondamentale, per noi, studiare le nostre radici e le nostre origini. 

Il libro “Fra Trigno e Sinello” può aiutarci in tal senso. 

 
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