La gioia per la salvezza diretta era più che palpabile e in casa Pro Vasto e in quella del Venafro, con l'allenatore vastese Baiocco un fiume in piena, soddisfatto anche perché in molti lo vogliono alla guida della compagine biancorossa il prossimo anno. ''Ho già ricevuto l'invito a restare - ammette - da parte della società che è contenta del lavoro fatto, però non ho preso alcuna decisione, visto che è necessario mettersi intorno ad un tavolo e discutere seriamente per un eventuale rapporto di collaborazione. Bisogna ripartire con delle certezze e l'attuale dirigenza non può andare avanti grazie a poche persone, altri devono farsi avanti. La nostra città, quindi la Pro Vasto, non può accontentarsi della serie D, senza nulla togliere, per carità, alla categoria, ma sono i trascorsi che devono far capire a tutti che Vasto merita ben altri palcoscenici. Ora ci godiamo la salvezza, senza dimenticare che con una vittoria avremmo chiuso la stagione al settimo posto, a ridosso delle prime della classe. Un ringraziamento, evidentemente, va a quei ragazzi che mi hanno seguito, credendo fermamente al mio lavoro. La svolta c'è stata dopo il brutto pareggio con l'Agnonese, ma le belle prestazioni con Angolana e Campobasso ci hanno fatto capire che era necessario crederci sino alla fine''. Al termine della gara, con il rientro dell'inspiegabile ed assurdo silenzio-stampa, Lucio Moscato, da alcuni mesi tornato a far parte dei ranghi della dirigenza vastese, ha colto l'occasione per puntualizzare qualcosa: ''La Pro Vasto è salva e sono felice - dice - però andrò avanti solo se le condizioni lo permetteranno, basta sobbarcarsi la gestione con l'aiuto di pochissimi amici. Diversamente, vado via e questo, probabilmente, vale anche per il presidente Mimmo Crisci (da mesi assente allo stadio, ndc). E' impensabile continuare, quando si è davvero pochi, devono farsi avanti nuove leve che hanno intenzioni serie''.