Per ricordare i 30 anni dalla Strage di Capaci, il Comprensivo n.1 Spataro Paolucci di Vasto ha inaugurato uno spazio del giardino della scuola primaria “G. Spataro” rigenerato in questi mesi, denominato: “Orto Sociale della Legalità”, con il coordinamento di Rosaria Spagnuolo, presidente Ricoclaun e insegnante della primaria. L’orto è stato realizzato con il Progetto Regionale “Il Cortile”, che vede l’associazione Ricoclaun capofila, insieme a Avi Alzheimer Vasto, Amici di Zampa, Lory a Colori e Cb San Vitale, il Comprensivo 1, il Comune di Vasto, esperti, famiglie, tanti docenti e tanti ragazzi. Un orto sociale, perché, con le panchine e le tante piante, è anche un luogo di incontro, un luogo di condivisione, tra associazioni e comunità, ma anche di cultura. Un orto sociale della legalità in ricordo del 23 maggio 1992 in cui Giovanni Falcone è stato barbaramente ucciso, ma anche di tante altre date che non possono essere dimenticate, in ricordo di tutti coloro che hanno dato la propria vita alla lotta alla mafia.
Sotto la guida del prof. Orlando Raspa, tutti i ragazzi della Primaria e alcune classi della Media hanno scritto nella scorsa settimana parole e frasi sulla legalità che sono state attaccate a scatole colorate e appese a tutti gli alberi dell’orto per indicare la forza espressiva che le parole della legalità hanno, che possono creare bellezza ed essere al tempo stesso da monito verso la cittadinanza attiva. Il loro movimento con il vento creerà un movimento di pensieri e di idee che è giusto che possa partire proprio dalla scuola.
Alla manifestazione intitolata “Erano Semi”, in ricordo della frase molto celebre di Wiki Mafia: “Li avete uccisi ma non vi siete accorti che erano Semi”, hanno partecipato oggi oltre alle classi 2E, 3 A, 3 B 3 C, 3 D, 4 A, 4B, 4D della primaria anche le classi 1G e 1H delle Paolucci, la vicepreside prof.ssa Valentina D’Urbano, la referente di plesso ins. Manuela D’Ettorre, L’Assessore alla Scuola Anna Bosco, il prof. Orlando Raspa, i referenti dell’ANPS, e dell’ANC di Vasto. Molto toccanti sono stati tutti gli interventi, dei bambini, delle autorità e in particolar modo dei ragazzi della scuola media, che, con la guida della prof.ssa Natalia D’Addiego, hanno ricordato in modo speciale la figura di Giovanni Falcone. Molto emozionante è stato anche il canto della legalità: “Pensa” di Fabrizio Moro, coordinato dal maestro Giuseppe D’Ortona, interpretato con passione da tutti i ragazzi.
Al progetto dell’Orto Sociale della Legalità hanno partecipato le classi 1C, 2 C, 3 C, 3 E, 2E, 3 A, 3 B, 3 C, 3 D, 4 A, 4B, 4D in un lavoro impegnativo, che ha visto tanti momenti di condivisione e di impegno fattivo tra associazioni, alunni, docenti e famiglie. Sono state messe a dimora tantissime piante e anche i tanti semini messi recentemente nel semenzaio sono stati trapiantati. E’ stato inoltre piantato un corbezzolo che è la pianta nazionale dell'Italia. È uno dei simboli patri italiani: con le sue foglie verdi, i suoi fiori bianchi e le sue bacche rosse richiama infatti la bandiera d'Italia. Il lavoro ora è quello di osservare la crescita delle piantine, fare dei turni per innaffiare, togliere le eventuali erbacce.
Questo orto con i tanti semi che sono stati fatti germogliare serve anche simbolicamente per ricordare e incoraggiare i ragazzi a cambiare il mondo. Insieme alla scuola secondaria di primo grado Paolucci si sono presi un compito, il dovere di portare avanti la memoria, come atto di speranza nei confronti del nostro Paese, ma anche la condivisione e la solidarietà.