Da Davide Desiati, segretario provinciale di Chieti della Cisl-Scuola, riceviamo e pubblichiamo questo ulteriore intervento dopo la precisazione dell'assessore alle Finanze Domenico Molino in merito alla questione della tassa sui rifiuti a carico degli istituti scolastici cittadini: ''La Cisl-Scuola della Provincia di Chieti prende atto della posizione del Comune di Vasto, espressa dall'assessore Domenico Molino in un comunicato stampa, riguardo al pagamento della Tarsu da parte delle scuole. L'organizzazione sindacale ovviamente non ha titolo per entrare nel merito della legittimità della posizione espressa, intende però esprimere delle osservazioni con la speranza di far comprendere la difficoltà in cui si trovano le scuole di Vasto. Negli anni passati le scuole per il pagamento della Tarsu hanno attinto alle già esigue risorse disponibili in quanto il Ministero della Pubblica Istruzione non trasferiva le somme necessarie, per cui migliaia di euro, anziché essere utilizzati per il funzionamento amministrativo e didattico o per acquistare beni e materiali, venivano utilizzati per la tassa sui rifiuti. Le scuole in questi anni si sono notevolmente impoverite per la progressiva riduzione dei trasferimenti e per pagare la Tarsu sono state costrette a raschiare il barile. Molte scuole sono state costrette ad aumentare le tasse scolastiche per avere il minimo indispensabile alla sopravvivenza. Tutte le comunità scolastiche conoscono le difficoltà in cui versano le scuole: anche la più piccola spesa è un problema ed aumentano sacrifici e volontariato di tutto il personale scolastico. Ogni euro che una scuola deve pagare di Tarsu è un euro in meno da impiegare per le proprie finalità, visto che nel 2008 il Ministero non trasferirà nulla per la tassa. Finalmente il Ministero della Pubblica Istruzione si è fatto nuovamente carico di quanto da sempre dovuto, togliendo in questo modo una fonte di preoccupazione per la gestione delle scuole e restituendo di fatto risorse. Molti comuni hanno ritenuto opportuno per la Tarsu, vista la nuova normativa e gli accordi già siglati, attendere i pagamenti da parte del Ministero. Allo stato attuale i dirigenti scolatici, costretti da un lato dall'esiguità delle risorse e dall'altro dalle indicazioni già ricevute dal Ministero, difficilmente potranno evitare un contenzioso con il Comune. E' il caso di chiedersi se proprio non si può fare altrimenti''.