“Far parte di un'associazione di volontariato animalista comporta numerosi sacrifici”, racconta Anna Rita Carugno del Movimento politico ORA Rispetto per tutti gli Animali. “Non esistono orari, limiti, favoritismi, privilegi. Ci sono segnalazioni quotidiane che mettono in serie difficoltà l'anima di qualsiasi persona e rendono alle volte irascibili e soli. La furia sale quando ti accorgi che il resto del mondo non agisce come vorresti, ma guardandoti allo specchio ti consoli riflettendo sul fatto che anche chi dedica 5 minuti, chi presta soccorso o chi scrive un pensiero positivo rivolto agli animali (cani e gatti in particolare poiché condividono i nostri spazi familiari), merita rispetto.
Quello che è necessario è coinvolgere la comunità per mettere in evidenza le problematiche da affrontare, in particolare arginare:
- il randagismo
- la violenza di chi non tollera la presenza di altri esseri viventi
- l'indifferenza di chi crede che sia meglio gettare cuccioli appena nati anziché sterilizzare, almeno le femmine.
L’ultimo episodio è accaduto a una nostra volontaria, Concetta Costanzo, alle 20:30 del 20 aprile scorso. Ha ricevuto una telefonata da un responsabile della ASL veterinaria perché ha bisogno di un consiglio, fa capire la necessità di un gattile rifugio. È accaduto che un portuale ha trovato un sacco con quattro cuccioli di gatto appena nati e non sapendo cosa fare e come comportarsi si è rivolto ai carabinieri che a loro volta hanno interpellato la ASL. La volontaria si è attivata subito alla ricerca di una mamma felina o di una tata umana… la storia però non ha avuto un lieto fine. Tre dei quattro cuccioli non ci sono più… troppo infreddoliti e denutriti; ne rimane uno che coraggiosamente cerca di sopravvivere. Il piccolo è stato lasciato alle amorevoli cure di altri volontari dell'associazione Rispetto per tutti gli Animali. Il dramma è che nello stesso giorno sono arrivate altre segnalazioni di buste con gattini buttati a Cupello e a San Salvo. Forse per molti di voi questo non è un problema, ma per chi dedica la propria vita agli indifesi, diventa una missione, ci si affeziona, si perdono le nottate, si curano a proprie spese e vederli poi morire sull'asfalto o peggio, crea un disagio enorme.
Superare lo sconforto di essere impotenti è difficile, per questo torniamo a chiedere al Sindaco e all'Amministrazione Comunale di Vasto di attuare strutture pubbliche (canile e gattile) adeguatamente attrezzate, che siano grado di gestire le esigenze del territorio. Inoltre, chiediamo nuovamente di realizzare quelle infrastrutture necessarie a segnalare la presenza di colonie feline e di considerare un riconoscimento simbolico, a titolo di contributo spese, da versare alle persone che si occupano dei gatti delle colonie, garantendo la sopravvivenza degli esemplari ivi presenti".