E' stata una serata indimenticabile quella trascorsa (il 17 febbraio) dai soci del Rotary Club di Vasto e dalle loro gentili signore assieme all'Arcivescovo di Chieti-Vasto, Mons Bruno Forte, che ha parlato sul tema: ''Servizio: esodo da sé senza ritorno''. Un eloquio facile, una cultura poliedrica, una profonda conoscenza teologica. Con queste qualità il Vescovo ha conquistato subito il pubblico rotariano, che alla fine lo ha applaudito intavolando un cordiale dibattito sull'argomento svolto e su altre tematiche religiose, non ultima quella del rapporto tra ''La Chiesa e il Rotary''. Mons. Forte, dopo essere stato presentato dal Presidente del Club, dott. Rino Piccirilli (il quale ha anche ringraziato per la loro presenza il governatore Ing. Antonio Guarino e il vicario episcopale per la zona pastorale di Vasto Mons. Piero Santoro), ha sviluppato la sua relazione in cinque punti. Innanzitutto ha detto il Vescovo è importante parlare dell'Amore, perché esso è la sorgente vera del servizio. Anzi la vita stessa è Amore, perché è l'Amore che fa esistere (''nasciamo per amore e viviamo per amore''). Mons Forte è passato, quindi, a spiegare in che rapporto l'Amore è con la morte. Nel gioco di Eros e Tanatos, occorre fare due riflessioni: la prima è che l'amore è mortale (cioè l'amore muore, quando diventa volontà di possesso nei confronti dell'altro); la seconda è che l'amore non è tale se non si è pronti a dare la vita all'altro. Nel terzo punto il Vescovo ha spiegato come l'amore sia ''vita nella morte'', perché esso nega la morte, afferma la morte, supera la morte (il Crocifisso è il simbolo più bello dell'Amore grande che supera la morte). Molto stimolante il quarto punto: l'Amore è unità dell'esistenza. Questo aspetto il Vescovo lo ha evidenziato con tre affermazioni, che hanno fatto riferimento alla provenienza (''all'origine dell'amore ci deve essere la gratuità''), alla gratitudine (''amore non è solo donare, ma anche ricevere''; ''dire grazie è riconoscere di essere amato''), all'avvenire (''l'amore nasce dal bisogno, ma è impegno sempre nuovo proiettato verso il futuro''). Qui Mons. Forte ha aggiunto alcune domande, per una pista di riflessione sul servizio rotariano: in quello che voi fate - ha chiesto - c'è gratuità o solo ritorno di immagine? Siete capaci di imparare l'amore vero dai più poveri, dai più bisognosi? Dove trovate la forza per diventare capaci di amare senza riserve? Nell'ultimo punto il Vescovo ha cercato di dissipare quella che può essere la paura umana di amare con totale gratuità. C'è un amore che rende possibile ciò che è impossibile: quello di Dio, che ci è stato rivelato come Amore-Trinità. La forza di amare non può che venire dall'Alto.