L'ulteriore proroga concessa al Tribunale di Vasto (fino a fine 2023), assieme agli altri abruzzesi a rischio di Lanciano, Avezzano e Sulmona, non ferma l'impegno per la definitiva salvaguardia dei presidi giudiziari regionali per i quali è prevista la soppressione con accorpamento a Chieti e L'Aquila.
Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vasto in accordo con i colleghi di Lanciano rilancia la proposta di un Tribunale unito e con sedi divise per funzioni, che faccia capo alla macroarea Lanciano-Vasto.
“Insieme i due Tribunali – afferma Melone al quotidiano Il Centro – sarebbero più grandi di quello di Chieti. Stiamo lavorando per raccogliere materiale e far capire a Roma che i territori di Vasto e Lanciano meritano il mantenimento degli uffici giudiziari. Lanciano che ha nel territorio un grande tessuto industriale terrebbe la sezione civile. Vasto, territorio di frontiera con 4 processi avviati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e due in arrivo, terrebbe la sezione penale e di conseguenza la Procura. Va evitato che la macro-area Vasto-Lanciano venga impoverita di un servizio essenziale. Presto insieme al personale amministrativo elaboreremo il progetto che presenteremo al Ministero".