Dal presidente della cooperativa 'Cogecstre' di Penne che si occupa della gestione dell'area protetta della riserva naturale di Punta Aderci, riceviamo e pubblichiamo: ''Da circa venti anni la Coop Cogecstre si è interessata della conservazione degli ecosistemi in un tratto della costa abruzzese meglio conservata nel Comune di Vasto, la Riserva Naturale Regionale Punta Aderci. Tuttavia la ricerca di azioni sostenibili con la protezione della natura che permettono nel rapporto uomo-ambiente di tutelare i cicli biologici, il territorio, le risorse naturali e culturali, e in generale la qualità della vita, non ha risposte univoche. I progetti avviati nelle aree protette prevedono utilizzazioni diverse del territorio e vogliono mantenere intatte le risorse naturali: sono veri laboratori all'aperto, dove si sperimentano e si verificano nuove possibilità e idee. Non è facile trovare e attuare soluzioni che possono definirsi eco-compatibili e favorire, al tempo stesso, l'affermazione di una coscienza ambientale con la partecipazione popolare alle azioni da intraprendere. Il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva di Punta Aderci dopo un iter lungo e faticoso è stato approvato dal Consiglio Regionale, l'area protetta di Vasto è per questo avviata ad una nuova fase di sviluppo sostenibile, con la possibilità di un ruolo-guida nel panorama delle riserve litoranee dell'Abruzzo che, nei prossimi anni, dovranno necessariamente assumere una funzione di sistema. La Convenzione per i servizi di gestione della Riserva Naturale di Punta Aderci stipulata tra l'Amministrazione Comunale di Vasto e la Coop. COGECSTRE di Penne è stata siglata nel mese di Febbraio 2007. Tra i vari compiti, le attività affidate alla Cooperativa sono disciplinate dall'art. 1 della Convenzione e riguardano, per quanto attiene le strutture: l'organizzazione e la conduzione ai fini educativi, ricreativi di un centro visite della riserva; la manutenzione ordinaria delle strutture; e il servizio di accoglienza del pubblico nella riserva. I manufatti sottoposti a sequestro preventivo in questi giorni, sono stati costruiti nel 2004 quando la COGECSTRE non era responsabile della Riserva Naturale di Punta Aderci. L'esperienza accumulata nella gestione delle aree protette ci porta ad operare con estrema cautela ed attenzione, soprattutto nelle aree demaniali, come si evince con lettera del 15/06/2007 prot. 25304, indirizzata all'Ufficio Demanio del Comune di Vasto, dove la COGECSTRE richiedeva perfino l'autorizzazione all'accesso nelle strutture di legno della riserva con le vetture di servizio del personale per esigenze di gestione (concessa con nota del Comune di Vasto del 27/06/2007). Le opere previste dai Piani finalizzati sono invece sottoposte a Valutazione d'Incidenza quando l'area protetta, come nel caso di Vasto, ricade all'interno di un Sito di Interesse Comunitario (SIC). La Cogecstre coinvolge i massimi esperti del settore per contribuire alla migliore riuscita dei lavori che però avvia solo dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Resta pertanto difficile da definire le considerazioni infondate affermate dalla Signora Sabrina Bocchino e riportate in un articolo pubblicato sul n. 67 del quotidiano del Vastese la Voce dal titolo ''Nel mirino del Circomare anche una cabina in legno della Cogecstre (...) intervento adottato contro la COGECSTRE che invece di preservare l'ambiente da atti di abusivismo si è resa protagonista ella stessa di un abuso''. La Cogecstre di Penne non può essere protagonista di abusi in quanto non ha progettato, costruito o acquistato le strutture di legno realizzate alcuni anni fa e si è limitata ad avviare le numerose iniziative solo dopo la firma della Convenzione (2007) con il Comune di Vasto e in base ad un programma approvato dal Comitato di Gestione della Riserva stessa di cui si auspica la convocazione d'urgenza per definire eventuali modifiche al programma di lavoro 2008 con l'avvenuto sequestro dei manufatti di legno. In questi giorni la Cooperativa era impegnata a garantire la manutenzione ordinaria dei sentieri e delle strutture di legno della riserva, purtroppo danneggiati continuamente da atti vandalici, con tentativi di scasso per furti (denunciati più volte alle autorità competenti), vernici imbrattanti e spesso indelebili e deperimento del legno stesso. Le strutture di legno sono localizzate all'ingresso dell'area protetta, alla base della falesia marina, con una scarpata alta circa 30 m e accumuli di blocchi rocciosi epiclastici. Si tratta dell'affioramento di successioni limo-argillose, sabbiose e conclomeratiche, riferibili al ciclo regressivo che ha interessato il bacino periadriatico nel Pleistocene inferiore. Tutto il litorale è interessato da fenomeni erosivi, causati dalla particolare alternanza di coste basse e sabbiose e di coste alte, anche se la spiaggia, emersa ai piedi della falesia, a seguito della costruzione del molo, è ritenuta relativamente stabile rispetto al passato. L'instabilità della falesia ha probabilmente contribuito alla conservazione di questo ''ultimo'' lembo di costa abruzzese e del sottostante ecosistema marino, preservando questo unicum ambientale dall'eccessiva antropizzazione costiera, che ha caratterizzato lo sviluppo urbanistico della nostra regione negli ultimi 20 anni. Con le frane in atto nella falesia e in riferimento alle possibili evoluzioni delle dune è opportuno procedere ad una nuova definizione delle zone omogenee della riserva con la mappa dei nuovi vincoli in materia ambientale e dei confini tra le aree pubbliche e private in modo da evitare conflitti di pubbliche competenze. In attesa di chiarimenti con gli organi Comunali e Regionali la Cogecstre continua con l'opera di valorizzazione turistica e culturale nella Riserva di Vasto con numerose iniziative in via di realizzazione. Domenica 20 Aprile è previsto l'incontro tra la delegazione giovanile del Club Alpino Italiano con circa trecento partecipanti e gli operatori della riserva accompagnati dal Dr. Francesco Petretti direttore della Rivista Oasis e conduttore televisivo di Geo e Geo la nota trasmissione di Rai tre, invitato a Vasto dalla Cogecstre in occasione della chiusura del progetto ''Al cinema con papà...'' organizzato dai CEA Pancrathium di Vasto e A. Bellini di Penne. Inoltre oggi partirà una nuova campagna di conservazione di un raro limicolo delle coste italiane con il censimento del Fratino, simbolo della Riserva stessa di Punta Aderci aderendo all'iniziativa nazionale avviata dal WWF. Per l'occasione e per la tutela delle aree di nidificazione all'interno della Riserva la Cogecstre ha stampato una serie di cartelli educativi ed ha realizzato speciali manifesti da applicare nei siti più idonei di tutta la costa abruzzese''.