Per giorni della merla si intendono gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, i più freddi, anche se questa non è una regola fissa vediamo perché.
Ancora una volta la leggenda si fonde con gli eventi climatici e la regola dei tre giorni più freddi dell’anno vuole che se il freddo arriva prepotente la primavera sarà mite, se invece sono caldi la primavera arriverà in ritardo. Evento dedicato alla merla, che a detta degli antichi, ogni volta che usciva dal proprio nido per andarsi a procacciare cibo nel mese di gennaio si scatenava il freddo; si narra che una volta a causa del freddo così pungente si infilò in un comignolo e ne uscì dopo tre giorni tutta nera, ecco spiegato il piumaggio così nerognolo che caratterizza i merli.
Questi giorni dell’anno sono sempre stati avvolti da un certo fascino, il freddo, la pioggia o addirittura la neve che potrebbe abbellire i nostri paesaggi…insomma un’opportunità per ritrovarsi, prendersi del tempo in famiglia magari sorseggiando una buona tisana avanti al camino o anche in compagnia di un buon libro. Ovviamente non è una tradizione esclusivamente italiana ma estesa in più Paesi del mondo, basti pensare che in Islanda si usa un termine Gluggaveður che si traduce in “tempo da finestra” proprio per sottolineare una condizione climatica ottima da vivere dietro ad una finestra, possibilmente al caldo dentro casa.
Quest’anno i giorni della merla saranno veramente freddi, con un nuovo peggioramento previsto per lunedì, e in nome di questa frescura stagionale auspichiamo ad una primavera mite e che arrivi il prima possibile.