La tradizione in tavola: intervista ad Alfonsina Cicchini

Alfonsina Cicchini, per tutti "Inziuccia" ci racconta l'evoluzione del cibo dagli anni '40 del novecento ai giorni d'oggi mantenendo sempre la tradizione.

Selim Squillace
27/11/2021
Gusto
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Oggi facciamo due chiacchiere con Alfonsina Cicchini detta "Inziuccia" durante la preparazione dei ravioli con la ricotta, piatto risalente al 1200 che ha attraversato l'Italia dalla Liguria fino all'Abruzzo passando per l'Emilia Romagna, per raccontare com'è cambiato l'approccio al cibo dal dopo guerra ad oggi non dimenticando le tradizioni.

Il banchetto è pronto per l'impasto ci sono: uova, farina, acqua e il ripieno di ricotta. Le mani impastano laboriosamente, il clima che si respira è proprio quello di una volta, di quando le donne si riunivano per lavorare ad ogni tipo di leccornìa e non esisteva il prodotto industriale, c'è anche la figlia Annamaria ad aiuitarla e mentre Alfonsina amalgama gli ingredienti, mi concede, timidamente, di rispondere ad alcune curiosità.

Le chiedo: "Cosa mangiavi da piccola?" - "C'era poco da mangiare, i piatti quotidiani erano la pizza di granturco, la polenta e la pizza cotta. Quest'ultima si cuoceva la sera e si mangiava la mattina dopo ed era un composto di cipolle e peperone trito uniti ad acqua e farina. In compenso c'era abbondanza di ceci, fagioli e patate." Continuo il discorso chiedendole: "Invece cosa mancava alla stragrande maggioranza del popolo?" e lei: "Sicuramente la carne, il pesce e anche l'olio".

A questo punto la mia curiosità si sposta sulla figlia Annamaria, indaffarata a stendere la pasta e chiedo ad Alfonsina quali sono le ricette che ha cercato di tramandarle: "Tra le ricette più classiche le ho insegnato a fare la pasta e i tarallucci" risponde, e non posso far a meno che chiederle "quali sono i tuoi ricordi, le sensazioni, che hai rispetto al cibo?" - "Ho tanti ricordi belli d'infanzia. La polenta fatta con la mia mamma per tutti mamma "Marù" e anche mia nonna Antonietta di quando impastavamo il pane cotto.Oggi sono contenta dell'abbondanza, cibo ce n'è ovunque senza problemi, prima invece ce n'era poco" . "Cosa auspichi per le nuove generazioni riguardo il cibo?" - "Che vengano mantenute le tradizioni e che non si sprechi. C'è troppo spreco oggi".

Il tempo è volato e siamo giunti alla fine della preparazione dei ravioli. Dopo la stesura della pasta e la farcitura con la ricotta il raviolo di Inziuccia è pronto per essere cotto e degustato in tutta la sua integrità e freschezza.

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