“Il nome potete metterlo voi”: spettacolo per dire no ad ogni tipo di violenza contro le donne

Anche Cupello nella lista delle 50 città promotrici del progetto “Una Nazione, uno spettacolo” di Mauro Monni e dell’Associazione culturale Sine Qua Non

Marianna Forgione
23/11/2021
Attualità
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Tra le iniziative in programma per la Due giorni cupellese dedicata alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzata dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Cupello, anche lo spettacolo dal titolo “Il nome potete metterlo voi”, scritto e diretto dal regista Mauro Monni - evento "condiviso" in tutta Italia - che si terrà negli ambienti dello stesso Comunegiovedì 25 novembre 2021, alle ore 18:30 e 21:30.

In occasione delle prove abbiamo incontrato Giuliana Antenucci, attrice e regista cupellese, protagonista dello spettacolo – insieme a Maria Cristina Stumpo, Fabio Di Cocco (voce maschile), Carla Colamarino (danzatrice) e Annalisa Sciullo (scene e costumi) – fresca di partecipazione alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi il 19 novembre a Firenze, nella bellissima location di Palazzo Vecchio.

"Ho scelto di ambientare lo spettacolo a Palazzo Marchione (NdR: sede del Comune) perché lo trovo particolarmente indicato per far arrivare agli spettatori l'idea della discesa agli inferi della protagonista della storia, veicolandola attraverso la sensazione del buio" - esordisce con queste parole la Antenucci, per spiegare la decisione di "sfruttare" quelli che sono gli ex granai del palazzo per rappresentare l'inferno vissuto dalla protagonista: una donna semplice, una bibliotecaria, con una vita apparentemente normale e piatta, che incontra la persona sbagliata, un narcisista patologico che la condurrà,  letteralmente, all'inferno.

"Ho cercato di diversificare i momenti della rappresentazione" - aggiunge - "passando gradualmente dalla fase dell'innamoramento a quella di una realtà terribile".
Realtà che, purtroppo, è la stessa per tante, troppe donne se pensiamo che di femminicidio ne muoiono più di 100 all'anno, una ogni 2-3 giorni circa.

Ed è proprio dal concetto che quella rappresentata potrebbe essere la storia di qualsiasi donna che trae forza il titolo dello spettacolo: "La grandezza e la valenza del testo è nel titolo: la situazione descritta non ha età, può capitare a qualsiasi donna" - sottolinea Giuliana Antenucci.

Proprio come dice la protagonista senza nome, "Potrei essere chiunque": una riflessione dura ma vera.

Per garantire il rispetto delle norme anti Covid, gli ingressi saranno contingentati dunque è necessaria la prenotazione contattando i numeri 0873/316822 oppure 320/6887396.

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