Per tutti coloro che amano il cibo della tradizione, torna il Prodotto Topico

Il 7 e 8 agosto vicino al porticciolo di San Salvo Marina

Rosaria Spagnuolo
05/08/2021
Tradizioni
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Tutto pronto per il week end topico a San Salvo Marina, dove sabato 7 e domenica 8 agosto arriveranno 40 produttori d’ Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Marocco per esporre e far degustare oltre 60 prodotti tipici dalle ore 19 alle 24. “Alcuni sono conosciutissimi”, afferma Orazio Di Stefano promotore dell’evento, avendo partecipato anche alle precedenti sette edizioni; altri, invece, sono delle vere e proprie novità. Arriverà da San Severo una membrana di vitello (misiska), che fatta arrosto ed opportunamente speziata delizierà i palati di oggi, come ha fatto per secoli deliziando i pastori transumanti. Novità anche nel campo delle bevande, con birre topiche (alla canapa e al farro) e liquori alle erbe, oltre che nei primi piatti con Altino che presenta l’ennesima varabile: stavolta i fusilloni con crema di pecorino e Fossalto con il farro ai funghi e tartufi. Senza dimenticare che si potranno assaggiare tre gelati topici: uno ai frutti nostrani, uno al cello ripieno fresano ed uno all’olio evo, che ovviamente ha sapori diversi di anno in anno, anche se l’olio è della stessa coltivar.  A farla da padrona sarà sempre la ventricina, presente in tanti piatti: nei cavatelli, nei ravioli, nei calamari, spalmata, fatta a ciff e ciaff e a bocconi arrosto, mentre la porchetta sarà rigorosamente teramana e gli arrosticini atessanni, con marocche, noccioline e lupine. Ci saranno ovviamente i gettonati prodotti di sempre: cipp’liate e babà, arancini e baccalà, suino nero calabrese e cacio cavallo impiccato agnonese. Infine, sagnitelle locali e cous cous marocchino daranno il senso della “glocalità” del Prodotto topico. Tutto questo ha suscitato la curiosità del presidente degli abruzzesi in Lombardia Angelo Dell’Appeninno, che sarà in Giuria col senatore Antonio Razzi”.

Il Prodotto Topico promuove da anni una riscoperta dei sapori antichi delle tradizioni di tante comunità, in un tumulto di profumi e sapori, in un’atmosfera generale fatta sempre di grande gentilezza e cordialità da parte di tutti. C’è la capacità di Orazio Di Stefano di fare rete, condivisione, di unire la diversità, di valorizzare le risorse, i prodotti e le persone.

E’ una nuova idea di food dove ad un prezzo molto contenuto, si riscopre un cibo che sa di tradizione, di storia, di materie prime di una volta, di tanti territori con la valorizzazione delle ricchezze di ognuno, che riesce ad unire lo street food e lo slow food, nel recupero del turismo di ritorno, del turismo identitario.

“Sia l’anno scorso che quest’anno abbiamo ridotto le tappe per ragioni facilmente immaginabili, puntando su due località della costa che ci sono molto care: Casalbordino e San Salvo”, dice Orazio Di Stefano. ”A Casalbordino abbiamo già fatto il topico quindici giorni fa, il 24 luglio; abbiamo avuto una significativa partecipazione, ma è andato tutto bene, perché con la locale Protezione civile abbiamo saputo far mantenere gli opportuni distanziamenti, senza creare ulteriori code. Lo stesso faremo a San Salvo, dove occuperemo la parte di lungomare più a sud vicino il Porto turistico, praticamente in continuità con gli stand del mercatino, in modo che chi lo percorre arriva tranquillamente da noi. Ovvio che si potrà entrare anche dall’ inizio del Lungomare, lato Montenero per capirci. L’ area è ampia e gli stand ed i tavoli saranno collocati a distanza di sicurezza e noi vigileremo insieme agli amministratori, che ringrazio per la disponibilità”.

 

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