CANDIDARNE TANTI PER NON ELEGGERNE NESSUNO: POCHE CHANCE PER I VASTESI A ROMA

Michele Tana
12/03/2008
Attualità
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Metterne tanti in lista per non eleggerne nessuno. In estrema sintesi sembra essere questo il 'destino' per le candidature di esponenti politici vastesi nei vari partiti in lizza alle elezioni nazionali del 13 e 14 aprile prossimi. Su vari fronti non mancano le espressioni di elementi locali: si va da Angelo Bucciarelli e Vania Perrucci del Partito Democratico ad Etelwardo Sigismondi del Popolo della Libertà, da Giovanni Mariotti della Sinistra - L'Arcobaleno ad Antonio Prospero dell'Udc, dagli assessori vastesi Rocco Cerulli e Francesco Paolo D'Adamo (rispettivamente Partito Socialista e Italia dei Valori) a Clementina De Virgiliis de La Destra e ad Alfonso Di Toro pure lui per l'IdV del 'vicino di casa' Tonino Di Pietro. Tutti ''incasellati'' in posizioni che difficilmente riusciranno a garantire un biglietto per Roma, destinazione Parlamento. Chi, almeno sulla carta, sta messo meglio è Angelo Bucciarelli, settimo nella lista alla Camera per il Pd, ma i sondaggi sfavorevoli a Veltroni e compagnia indicano che la strada, per lui, è tutta in salita. Tutto sommato, dunque, presenze in lista che sono 'catalogabili' nell'ottica della disponibilità e dell'impegno a farsi realizzatori delle necessità dei diversi partiti. Resta però la realtà di un'ampia fetta di territorio, quella del Vastese appunto, ma anche del Frentano aggiungendoci Lanciano e centri limitrofi, che resterà ancora una volta priva di una propria rappresentanza nei palazzi della politica nazionale. E la campagna elettorale che ormai sta per entrare nel vivo non sembra poter partire nelle migliori delle condizioni per chi si appresta a chiedere il voto dei vastesi. Questo è fuori di dubbio.

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