Il risveglio della natura in primavera alimenta negli animi uno stato di “benessere” ed il tuffarsi nella ”bellezza” del creato dona condivisa “armonia” con la parte
positiva di se stessi.
Assaporare i paesaggi ricchi di accattivanti immagini, suoni ed odori, fa sbocciare, negli animi, pace ed equilibrio interiore. Non poteva che essere “la primavera” la stagione della “Fonte Nuova” di “Ri.. nascita” di tesori custoditi in scrigni ridondanti di testimonianze storiche, in luoghi cornice di una natura e di una storia che dona tempo rivitalizzante.
La città del Vasto è un “B e B”, in “Bellezza” e “Benessere” rigenerante: cittadina da vivere in “tutti i sensi“, in momenti di condivisione, conoscenze e consapevolezza di un passato, ancor presente e vivo, di testimonianze ed originaria identità.
La città del Vasto si fregia di storiche piazze e maestose chiese sparse tra vicoli e viuzze, vere arterie pulsanti del cuore della cittadina, nelle quali è piacevolissimo perdersi nei labirinti della memoria. Camminando per le vie del centro è come essere immersi nell’affascinante libro di storia popolare dove potersi ritrovare nelle meraviglie della tradizione nei saperi e sapori dei nostri avi. Le umili e sopite porte, usci e vetrine di botteghe di un tempo, ci incontrano tra le sue vie, e sono testimonianza di una sorta di eredità virtuosa che i mastri artigiani hanno lasciato alla loro città. Fiere combattenti, esse si presentano ancor vive, in nude cicatrici solcate dal tempo e si raccontano, tra luci ed ombre in feritoie, dalla vivificante memoria. Forziere attonite di un tempo antico, le porte, ci donano l’eredità della “bellezza” della memoria e ci invitano alla scoperta dei mestieri in esse custoditi in proverbiali e magistrali insegnamenti dei mastri artigiani.
Dinanzi ai sontuosi portoni dei signorili cortili, si è rapiti, al primo sguardo, dalla maestosità e dalla preziosità di ingresso avvolgenti in archi e volte. Percorrendo la discesa di Porta Palazzo, si è immersi nella natura in un paesaggio che conserva il sapore antico dell’incontro con la fontana “Fonte Nuova”, sorgente di un tempo, per i contadini che vi attingevano l’acqua per irrigare gli orti e per i numerosi pescatori, che con essa, rinfrescavano il pescato che trasportavano, per la vendita, dalla marina al sovrastante mercato di Piazza del Popolo. Ripercorrendo le strade dei nostri avi, luoghi simbolo della memoria, potremmo attingere la forza dalla eredità donata dalla storia popolare, radice che cura l’animo nel desiderio di una “Bellezza” che è dono di “Benessere” che Rivitalizza”.
Stiamo vivendo un presente difficile ed un futuro privo di certezze. La determinazione e la tenacia, insegnamenti custoditi nei tesoriere della storia dei
nostri avi, sono le strade maestre da cui ripartire con grande orgoglio patriottico. Solo consolidando le basi potremmo avere, un “buon presente” ed un “futuro
pieno” di riscatto “positivo” verso la luce dell’alba di nuovi giorni.
Dedicato alla mia città del Vasto.