Due nuovi libri su Domenico Rossetti pubblicati da Lino Spadaccini, cultore di storia locale e profondo conoscitore del letterato vastese, fratello maggiore del Tirteo d’Italia.
I due volumi pubblicati da Lino Spadaccini per l’editore Il Torcoliere di Vasto, per un totale di 300 pagine, a sette anni di distanza dall’uscita di Domenico Rossetti e la Grotta di Monte Calvo tra mistero e leggenda, rappresentano un altro passo in avanti verso la riscoperta della vita e dell’opera del letterato vastese.
“Il primo volume”, spiega l’autore, “è interamente incentrato sul libretto scritto dal Rossetti per l’opera Sofonisba, musicato dal maestro parmigiano Ferdinando Paër, commissionatogli per l’inaugurazione del nuovo Teatro del Corso di Bologna, avvenuta ufficialmente nel giugno del 1805 alla presenza di Napoleone Bonaparte. Il testo è arricchito dalla trascrizione integrale del libretto, pubblicato in occasione dell’edizione messa in scena l’anno successivo a Parma, e da una serie di composizioni scritte dal Rossetti in quel periodo”.
Il secondo volume tratta gli ultimi cinque anni di vita del letterato vastese, dal 1812 al 1816: anni particolarmente intensi che lo portarono prima ad assumere la direzione del Giornale del Taro, dal febbraio del 1812 al marzo del 1814, e successivamente, con l’arrivo degli austriaci a Parma, ad accettare l’incarico di Segretario Generale del Conte Starhemberg. Una mossa, questa, a molti incomprensibile, ma che in realtà potrebbe nascondere una volontà ben precisa, che l’autore del libro ha cercato di approfondire, grazie all’aiuto di alcuni documenti inediti provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze. Anche in questo caso il testo è arricchito da una corposa appendice formata da articoli del Rossetti tratti dal Giornale del Taro, composizioni varie e l’Anacreontica scritta da Antonio Rossetti, dopo la morte del fratello.
Obiettivo di Spadaccini è quello di pubblicare altri due volumi entro l’ottobre del 2022, per la ricorrenza dei duecentocinquanta anni dalla nascita, per ricordare nel miglior modo il poeta e letterato vastese, colui che «scrive con un angelo», come affermato dal M° Paër in una lettera indirizzata all’imperatrice consorte d’Austria Maria Teresa di Borbone.
Tra i volumi pubblicati da Lino Spadaccini ricordiamo Pietro Muzii, un protagonista della storia vastese nella prima metà dell’Ottocento (2002), Il Tempo e la Memoria - Pagine sul Risorgimento vastese (2011), Espedito Ferrara, cultore e interprete della vastesità (2012), Vasto alla ribalta di Campanile Sera (2012), La morte che viene dal cielo (2013), Il Tempo e la Memoria - Le processioni a Vasto tra fede e tradizioni (2013), Domenico Rossetti e la Grotta di Monte Calvo tra
mistero e leggenda (2014), San Cesario del Vasto martire della fede (2014, 2016 2a ed.) insieme al Prof. Carlo Marchesani, (a cura) Nicola D’Aloisio, Solitudine e avventura di Romualdo Pàntini e altri scritti (2020), Vittorio Giovine. Un vastese nei cieli della gloria (2020) insieme a Giuseppe Galasso.