Un'informazione di garanzia in cui si ipotizza il reato di concorso in abuso d'ufficio è stato inviato dalla magistratura di Pescara al presidente della Giunta regionale abruzzese, Ottaviano Del Turco, e ad altri sette dei dieci assessori che compongono l'esecutivo regionale. La vicenda si riferisce all'adozione di una delibera con cui si autorizzava una transazione di 14 milioni di euro alla Deutsche Bank da credito vantato nei confronti delle Asl dalla clinica ''Villa Pini'' di Chieti, di proprietà dell'imprenditore Vincenzo Angelini. Tra gli indagati c'è anche Lamberto Quarta, segretario generale alla presidenza della giunta regionale. Gli assessori coinvolti in questa vicenda sono: Bernardo Mazzocca (Sanità), Tommaso Ginoble, Marco Verticelli, Franco Caramanico e Giovanni D'Amico - tutti del Partito Democratico - Mimmo Srour (Udeur) e Fernando Fabbiani (Comunisti Italiani). Non sono indagati il vicepresidente della Regione ed assessore Enrico Paolini, Valentina Bianchi (Pd) e Betty Mura (Prc) che risultavano assenti al momento della votazione, che fu fatta all'unanimità. Le indagini sarebbero scattate in seguito ad alcuni esposti. L'accelerazione sarebbe dovuta, secondo alcune fonti, alle interrogazioni dei consiglieri regionali di Rifondazione Comunista, Daniela Santroni e Angelo Orlando, che hanno presentato un'interrogazione all'assessore Mazzocca in riferimento alla delibera di Giunta regionale n. 58 del 29 gennaio sulla convenzione di pagamento per crediti al Deutsche Bank. Un paio di settimane fa i Nas avevano sequestrano documenti su Villa Pini. Già a marzo 2007 Santroni e Orlando avevano segnalato una ''anomalia e una super utilizzazione di posti letto presso l'operatore 'Villa Pini', anche per discipline non accreditate''.