“Come è noto la creazione di zone rosse da parte delle Regioni non dà automaticamente diritto ad alcun ristoro. Nelle province di Chieti e Pescara, nuove zone rosse secondo l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, almeno 15.000 imprese del commercio rischiano di restare chiuse senza poter accedere ai ristori: chiediamo alla Regione di dare immediate garanzie di erogazione di ristori in tempi rapidi”. Lo affermano i presidenti di Confesercenti Chieti, Franco Menna, e di Confesercenti Pescara, Raffaele Fava. “Siamo consapevoli della gravità della situazione” spiegano i due dirigenti dell’associazione della piccola e media impresa, “ma non condividendo l’accanimento verso esercenti e commercianti come se fossero i principali motori del contagio, riteniamo opportuno che la Regione dia subito garanzie sui ristori. Il rischio, purtroppo dietro l’angolo, è di un vero tsunami economico”.
10.000 imprese tra bar e ristoranti hanno avuto la beffa di San Valentino. Erano tutti pronti per il pranzo legato alla ricorrenza. Il direttore regionale Lido Legnini spiega che fra mancati incassi e danni arrecati dall’aver acquistato merce deperibile che non potrà essere utilizzata, il danno per le imprese supera secondo una nostra stima gli 11,5 milioni di euro. E’ un’altra batosta per un settore che sta pagando per colpe non sue un prezzo troppo alto.