Mercoledì 20 gennaio code al gelo, con beffa finale, per i clienti dell'Ufficio postale di Via Sebenico a Vasto Marina.
L'emergenza Covid19, come ben sappiamo, non consente l'accesso all'interno degli uffici pubblici ad un numero di persone superiore agli sportelli in quel momento operativi. Si creerebbero, in un ambiente chiuso, pericolose condizioni di contagio che sarebbe assolutamente il caso di evitare. E questo ci sta, eccome. Anche se il gelo della mattinata, con temperature tra lo zero e i cinque gradi, non sono state l'ideale per lunghe attese all'esterno dell'ufficio in particolar modo per le persone di una certa età.
Non ci sta però il fatto che gli operatori di sportello, per esigenze operative interne, da due si riducano – a metà mattinata – ad uno soltanto, senza che la Direzione abbia provveduto alla loro temporanea sostituzione. Fatto ancor più grave se si considera che a Vasto Marina non è presente alcuno sportello bancario e che, di fatto l'Ufficio postale oltre alle sue funzioni tipiche, svolge tutte le altre funzioni di norma espletate da uno sportello bancario. In più la beffa è giunta alle 13.25, quando una solerte dipendente, affacciandosi sulla porta d'ingresso, ha comunicato ai sei o sette clienti infreddoliti e pazientemente in fila, alcuni anche da un'ora, che avrebbe consentito l'accesso solamente ai primi due della fila. Gli altri a casa anche se la loro attesa era cominciata ben prima dell'una e venticinque, come precisa un comunicato affisso alla porta d'ingresso.
Nel segnalare questo increscioso episodio, che ha provocato ovviamente tensione e malumore tra coloro che erano in attesa, ci preme raccomandare alla Direzione cittadina di Poste Italiane una maggiore attenzione e considerazione per l'Ufficio di Vasto Marina che svolge in condizione di monopolio una importante funzione, anche sociale, nei confronti della numerosa popolazione ivi residente.