Una superficie di 752.000 mq da gestire in attesa della definizione della pianificazione territoriale dell'ex tracciato ferroviario: è questa l'ipotesi più concreta che l'amministrazione comunale di Vasto, al pari degli altri otto Comuni della provincia di Chieti interessati, dovrà valutare attentamente in questi giorni prima di definire un accordo con FS Holding, la società proprietaria delle aree in questione. ''La prossima settimana i funzionari delle Fs saranno a Vasto per definire una proposta di accordo che dovrebbe consentirci, attraverso l'istituto del comodato, di intervenire sulle aree dimesse dell'ex tracciato e sugli stessi immobili ricompresi in esse - dice il sindaco Luciano Lapenna -. Ci sono ancora alcuni aspetti tecnici da puntualizzare, ma è stato fatto un passo importante verso il concreto utilizzo delle aree dimesse da parte dei Comuni. Vasto, in quest'ottica, avrà un ruolo fondamentale, perché sul suo territorio comunale ricadano 752 mila mq di terreno sul totale complessivo, per la sola Provincia di Chieti, di 1.7740.000 mq. E' evidente che, a questo punto, si tratta di verificare con i responsabili delle Fs le procedure tecnico-amministrative di accordo che, però, non dovrebbero discostarsi molto dal godimento di questa aree da parte del Comune fino a quando non si troverà la soluzione definitiva di Regione e Provincia per il loro eventuale acquisto''. Vasto ha sottoscritto alcuni mesi fa un protocollo d'intesa promosso dalla Provincia per arrivare, al più presto, alla realizzazione di una pianificazione delle aree dimesse delle ferrovie; aree già tutelate da vincoli che lo stesso Consiglio comunale di Vasto ha inteso imporre nei primi mesi dell'amministrazione Lapenna, al fine di evitare qualsiasi tipo di speculazione su un patrimonio che rappresenta una risorsa essenziale per lo sviluppo turistico del territorio. Le Ferrovie dello Stato sono proprietarie anche di manufatti sul territorio comunale di Vasto: due case cantoniere, un fabbricato viaggiatori per 1.250 mq, un magazzino merci per 220 mq ed un fabbricato adibito a servizi ed accessori di 460 mq. L'istituto del comodato come strumento di gestione era stato rilanciato, nei giorni scorsi, da Massimo Desiati de La Destra e dai responsabili del sito vastesi.com