DESIATI AGLI 'AMICI DI ALLEANZA NAZIONALE': ''RITROVIAMOCI!''

a cura della redazione
18/02/2008
Attualità
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Agli amici di Alleanza Nazionale, quelli di sempre: è a loro che Massimo Desiati, ex esponente di An, componente de La Destra di Storace, indirizza una lettera aperta nella quale si esprimono considerazioni sulla confluenza del partito al nuovo Popolo della Libertà ideato da Berlusconi. Scrive Desiati: ''Cari amici, tutto era già scritto. Mi rivolgo all'insieme dei militanti di Alleanza Nazionale della nostra città ma potrei rivolgermi ad ognuno di voi, chiamandovi per nome. Un percorso personale sofferto quello di chiunque abbia militato a Destra. Siamo stati, insieme, la testimonianza ed il rinnovamento; abbiamo trovato, insieme, le ragioni per restituire speranze ad una cittadinanza assuefatta all'obbedienza al potere; abbiamo rappresentato, insieme, il riferimento e la voce di tanti coetanei e di tante persone con le nostre medesime ambizioni, incarnando e sacrificando interessi personali, affermando valori da altri vilipesi e, a volte, persino demagogicamente sfoggiati solo per tornaconto. L'involutiva stagione politica che la Destra sta subendo fa male ad ognuno di noi, intimamente. Conosco il vostro vero pensiero perché conosco i vostri pensieri, quelli dichiarati ma anche quelli taciuti. Siamo stati Comunità, non solo partito e non riusciamo, vicendevolmente, a misurare distanze nel modo di ''sentire'' il nostro far politica. Oggi che la casa comune scompare, siamo assaliti da un senso di perduta appartenenza e quanto conta, per noi, appartenere! La sensazione è quella che si prova quando scompare il padre e di padri, noi generazione di militanti, ne abbiamo persi parecchi. Guai, però, a considerarci orfani. Guai a sentirci soli tra i tanti che sono cresciuti tra esempi ben diversi da quelli che noi abbiamo ricevuto, guai a cedere alle lusinghe del materialismo diffuso, del carrierismo politico, delle prebende di comodo, dei disvalori di culture ben distanti dalla nostra! Oggi noi, cresciuti nell'educazione al bene, più maturi per le nostre esperienze personali vissute, più che mai convinti che solo tramite il nostro ''stile di vita'' potremo assolvere ai nostri doveri di militanti, testimoni di idee da trasmettere a chi, dopo di noi, deve potersi sentire libero di essere di Destra, noi abbiamo il dovere di ritrovarci! E, più prosaicamente, c'è chi dice che questo modo di interpretare la Politica può continuare anche in altri ''contenitori'', insieme a persone i cui percorsi sono sì diversi dai nostri ma paralleli. Una strategia buona per esperienze elettorali ma non certo per una scelta di vita. Ci si diceva, fino a qualche ora fa, che sarebbe stato possibile far valere le proprie ragioni, quel comune sentire, ''all'interno'' di un partito che stava cambiando non nella direzione da noi auspicata, ci si diceva che avremmo condizionato e costretto Alleanza Nazionale a mantenere la dritta, che solo ''restando'' avremmo vinto le sirene della metamorfosi. Oggi quell'interno non c'è più! Oggi si dice che c'è un nuovo ''interno'' da poter condizionare e che sarà possibile, nel nuovo partito, conquistare alle ragioni della Destra tutti coloro che di Destra non sono e non sono mai stati: l'illusione di poter vincere fuori casa, scendendo in campo dieci contro cento! Ma ce lo immaginiamo un qualunque congresso del nascente Partito del Popolo, chiamato a scegliere linea politica ed organigramma, allorquando, non in una vicenda elettorale con i suoi tavoli per la spartizione di seggi, bensì in una votazione tutta interna, le truppe di Forza Italia e dei Circoli della Libertà sommergeranno gli ex AN di voti pesanti che ne annulleranno le ambizioni? Quanto potrà contare, nel Partito del Popolo, la sparuta pattuglia dei militanti di Destra? La forza dei numeri e la democratica maggioranza annulleranno ogni velleità e tutto il nostro mondo sarà finito. Inghiottito, digerito ed espulso. C'è chi dice che, quel che sta accadendo, altro non è che il compimento del percorso iniziato a Fiuggi. Non è vero! In quel congresso fu riaffermata la nostra identità e prendemmo coscienza di quanto fosse giusto porci politicamente in modo più maturo, anche al fine di essere nelle condizioni di dar risposte agli Italiani che ci guardavano con fiducia. Gli avvenimenti dell'oggi sono cosa ben diversa! E' suicidio e neanche eutanasia! Fino a ieri i nostri giovani erano chiamati ad esaltare la diversità, da oggi sono costretti a vivere l'omologazione. Amici di sempre, spoglio di ogni... potere in grado di condizionare alcunché, vi chiedo di ritrovarci con l'entusiasmo di chi sà di stare dalla parte del giusto; senza riserve mentali, giochi di tessere, pastette personalistiche ed arrivismo ma con la medesima voglia di fare Politica per servire, noi Comunità di Valori, una popolazione che è anche altro rispetto a noi stessi; che non vuole un proprio unico partito ma una Città in cui il rispetto sovrintenda nei rapporti tra le persone. Ritroviamoci!''.

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