Teresa Di Santo, presidente dell’Associazione Emily Abruzzo, associazione di donne, a difesa delle donne, ha acquisito l’incarico di coordinatrice per la regione Abruzzo dell'Unione Nazionale Vittime.
Dice Teresa Di Santo: “Sono emozionata e onorata per essere stata scelta quale coordinatrice. È un tassello che si aggiunge al percorso che Emily Abruzzo inizia 14 anni fa e che va a rafforzarsi con una rete di professionisti e professioniste per non lasciare mai nessuna vittima di violenza da sola e affinché chi abbia bisogno riceva sostegno immediato. Ringrazio il direttivo Unione Nazionali Vittime per la fiducia e la Presidente Dott.ssa Paola Radaelli per avermi resa parte integrante di un progetto indispensabile per il nostro Paese.”
L'Unione Nazionale Vittime (Unavi ) è un’associazione che si batte per la tutela delle vittime di reati violenti intenzionali e riunisce i parenti di coloro che hanno subito violenza. Si tratta di un gruppo di persone che chiede giustizia e non cerca vendetta. La necessità di fondare l’associazione nasce dalla presa d'atto di una situazione evidente: in Italia vengono tutelati i diritti di chi commette un reato e sono dimenticati i diritti chi lo subisce. Si sono battuti sulla riforma degli indennizzi e risarcimenti, riuscendo al alzare le somme, che erano una miseria e una presa in giro per le vittime e i loro famigliari, ma non fermano la battaglia che prosegue anche a livello Europeo.Hanno partecipato in Commissione Giustizia, Senato e Camera, sulla stesura della Legittima Difesa, apportando delle modifiche nella stesura del Codice Rosso. L’associazione ha professionisti, legali, psicologi, sociologi, medici, gente comune, vittime e gli stessi famigliari delle vittime, che mettono a disposizione le loro forze in aiuto a tutto campo nelle battaglie, dando la possibilità di avere assistenza legale e psicologica.
“Nel nostro Paese esiste una moltitudine silenziosa che soffre, a causa della mancanza di un sistema d’assistenza e tutela delle vittime di azioni violente. L’ingiustizia è diffusa. Eppure, la collettività è convinta che si tratti solo di vicende marginali, ma i fatti dimostrano che non è così. “ Continua Teresa Di Santo. ”Ma è arrivato il momento d’invertire la tendenza. Lo Stato deve riconoscere, totalmente, i diritti delle vittime. La nostra battaglia viene condotta su scala nazionale. Perché, un fatto è certo: l’Unione Nazionale Vittime rappresenta un’idea necessaria per (r)esistere, ancora!”
Si ricorda la presenza sul territorio di S.A.V.E. lo Sportello Anti violenza Emily tel. 331 156 6701 @sportelloantiviolenzasave